L'uragano Gustav è passato sull'isola della Rivoluzione a fine agosto 2008 ed ha portato, come era immaginabile data la sua forza, distruzione e innumerevoli disagi al popolo cubano ma nessuna vittima.
Secondo le dichiarazioni del colonnello Miguel Ángel Puig, capo del dipartimento delle Operazioni dello Stato Maggiore della Difesa Civile, poi confermate dal governo cubano a Cuba, l'uragano Gustav ha procurato solo 19 feriti non gravi; grazie al pronto ed efficiente piano di evacuazione che ha interessato circa 470mila persone,, tra cubani e turisti, di cui circa 80% si trovavano nelle province di Pinar del Rio, Isla de la Juventud e del Havana.
I danni sono ingenti; l'elettricità in alcune zone del paese, come alla Isla de la Juventud e Pinar del Rio, è stata ripristinata dopo quasi una settimana in cui i tecnici hanno lavorato 24 ore su 24; addirittura in alcune zone del paese dopo le prime riparazioni di emergenza, per alleviare i disagi alla popolazione e far riprendere le varie attività produttive, molte linee elettriche dovranno essere ricostruite.
32 malati ricoverati all'ospedale della Isla de la Juventud sono stati trasferiti all'Havana appena Gustav ha lasciato Cuba, a causa dei danni subiti dall'ospedale.
Per dare un'idea della potenza devastatrice dell'uragano Gustav, l’Istituto di Meteorologia ha misurato la velocità massima dei venti a 340 km/h; il raggio del suo occhio era di 30 km, ed oltre 450 km il diametro dei venti forti.
Il governo calcola che delle 25.000 abitazioni presenti nella Isla de la Juventud, circa 20.000 sono lesionate e di queste, circa 10.000 sono danneggiate gravemente o addirittura distrutte.
Dove Gustav ha attraversato Cuba ha danneggiato o distrutto circa il 50% delle abitazioni o delle strutture produttive, ma grazie al piano dello Stato Maggiore della Difesa Civile per fronteggiare queste calamità naturali oltre all'evacuazione della popolazione ha messo in salvo i capi di bestiame ed ha accelerato la raccolta nei campi con l'invio di militari; il tutto per cercare di limitare i danni dell'uragano.
La ricostruzione a Cuba si è immediatamente messa in moto, i magazzini di prodotti edili sono stati aperti e gli operai insieme ai militari hanno iniziato a smistare le risorse ed a riparare le prime infrastrutture (ponti, scuole, ospedali ecc.) e le abitazioni; grazie a questa organizzazione l'anno scolastico è iniziato regolarmente, seppur con qualche disagio dato dai circa 500 edifici scolastici danneggiati, la seconda settimana di settembre.
Anche Gustav è passato ed ha lasciato molti danni dietro di se ma non vittime!
I piani della Difesa Civile cubana si rivelano sempre molto efficienti anche se i media occidentali si ricordano di Cuba solo quando c'è da mettere in vetrina i suoi problemi e le sue contraddizioni. Nessun media ha parlato dell’uragano che incombeva sull'isola e dello sforzo congiunto della Difesa Civile e di tutti i cubani per limitare i danni e salvare vite umane.
In Occidente non riusciamo e non possiamo avere le notizie dall'isola della Rivoluzione se lei ci è di esempio.
Secondo le dichiarazioni del colonnello Miguel Ángel Puig, capo del dipartimento delle Operazioni dello Stato Maggiore della Difesa Civile, poi confermate dal governo cubano a Cuba, l'uragano Gustav ha procurato solo 19 feriti non gravi; grazie al pronto ed efficiente piano di evacuazione che ha interessato circa 470mila persone,, tra cubani e turisti, di cui circa 80% si trovavano nelle province di Pinar del Rio, Isla de la Juventud e del Havana.
I danni sono ingenti; l'elettricità in alcune zone del paese, come alla Isla de la Juventud e Pinar del Rio, è stata ripristinata dopo quasi una settimana in cui i tecnici hanno lavorato 24 ore su 24; addirittura in alcune zone del paese dopo le prime riparazioni di emergenza, per alleviare i disagi alla popolazione e far riprendere le varie attività produttive, molte linee elettriche dovranno essere ricostruite.
32 malati ricoverati all'ospedale della Isla de la Juventud sono stati trasferiti all'Havana appena Gustav ha lasciato Cuba, a causa dei danni subiti dall'ospedale.
Per dare un'idea della potenza devastatrice dell'uragano Gustav, l’Istituto di Meteorologia ha misurato la velocità massima dei venti a 340 km/h; il raggio del suo occhio era di 30 km, ed oltre 450 km il diametro dei venti forti.
Il governo calcola che delle 25.000 abitazioni presenti nella Isla de la Juventud, circa 20.000 sono lesionate e di queste, circa 10.000 sono danneggiate gravemente o addirittura distrutte.
Dove Gustav ha attraversato Cuba ha danneggiato o distrutto circa il 50% delle abitazioni o delle strutture produttive, ma grazie al piano dello Stato Maggiore della Difesa Civile per fronteggiare queste calamità naturali oltre all'evacuazione della popolazione ha messo in salvo i capi di bestiame ed ha accelerato la raccolta nei campi con l'invio di militari; il tutto per cercare di limitare i danni dell'uragano.
La ricostruzione a Cuba si è immediatamente messa in moto, i magazzini di prodotti edili sono stati aperti e gli operai insieme ai militari hanno iniziato a smistare le risorse ed a riparare le prime infrastrutture (ponti, scuole, ospedali ecc.) e le abitazioni; grazie a questa organizzazione l'anno scolastico è iniziato regolarmente, seppur con qualche disagio dato dai circa 500 edifici scolastici danneggiati, la seconda settimana di settembre.
Anche Gustav è passato ed ha lasciato molti danni dietro di se ma non vittime!
I piani della Difesa Civile cubana si rivelano sempre molto efficienti anche se i media occidentali si ricordano di Cuba solo quando c'è da mettere in vetrina i suoi problemi e le sue contraddizioni. Nessun media ha parlato dell’uragano che incombeva sull'isola e dello sforzo congiunto della Difesa Civile e di tutti i cubani per limitare i danni e salvare vite umane.
In Occidente non riusciamo e non possiamo avere le notizie dall'isola della Rivoluzione se lei ci è di esempio.
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