L’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) riunito il 15 settembre 2008 a Santiago del Cile in seduta straordinaria per analizzare la grave crisi interna boliviana, ha portato i presidenti Latino Americani a chiedere unanimemente l'opposizione del Governo Morales ad abbandonare ogni tipo di lotta violenta per le proprie rivendicazioni.
La dichiarazione finale della seduta esprime "il più pieno e deciso appoggio al governo costituzionale del Presidente Evo Morales" ed hanno "condannato la violenza dei gruppi che vogliono destabilizzare il paese"; infine i governi Sud Americani "rifiutano energicamente qualunque situazione che tenti un colpo di stato, la rottura dell’ordine istituzionale e che compromettano l’unità territoriale della Repubblica di Bolivia".
Nei giorni precedenti alla riunione dell'UNASUR, in Bolivia erano iniziati i negoziati tra il Presidente Morale ed il Conalde (il gruppo dei prefetti secessionisti riuniti nel Consejo Nacional Democratico) rappresentato dal prefetto di Tarija, Mario Cossío.
Il deciso appoggio al Governo Morales del gruppo dell'UNASUR ha spianato la strada per un accordo con il Conalde. Il prefetto di Tarija, Mario Cossío, ha firmato l'accordo con il governo per iniziare la fase del dialogo, fermare le violenze ed i blocchi stradali che hanno imperversato in Bolivia; Mario Cossio ha annunciato: "Firmiamo l'accordo di pacificazione del paese. Questa è l'unica opportunità di aprire il cammino verso un processo di dialogo nazionale". Per adesso l'opposizione ha combattuto con la violenza il Governo Morales, legittimamente eletto, sfociando nella regione di Pando nella uccisione di 30 Indios da parte di un gruppo di paramilitari diretti dal prefetto Leopoldo Fernández che è attualmente ricercato.
La speranza è che l'accordo sia rispettato dai prefetti della Media Luna e dai gruppi fascisti del Comité Civico Pro Santa Cruz e della Union Juvenil Crucenista, che sono i loro bracci armati.
La dichiarazione finale della seduta esprime "il più pieno e deciso appoggio al governo costituzionale del Presidente Evo Morales" ed hanno "condannato la violenza dei gruppi che vogliono destabilizzare il paese"; infine i governi Sud Americani "rifiutano energicamente qualunque situazione che tenti un colpo di stato, la rottura dell’ordine istituzionale e che compromettano l’unità territoriale della Repubblica di Bolivia".
Nei giorni precedenti alla riunione dell'UNASUR, in Bolivia erano iniziati i negoziati tra il Presidente Morale ed il Conalde (il gruppo dei prefetti secessionisti riuniti nel Consejo Nacional Democratico) rappresentato dal prefetto di Tarija, Mario Cossío.
Il deciso appoggio al Governo Morales del gruppo dell'UNASUR ha spianato la strada per un accordo con il Conalde. Il prefetto di Tarija, Mario Cossío, ha firmato l'accordo con il governo per iniziare la fase del dialogo, fermare le violenze ed i blocchi stradali che hanno imperversato in Bolivia; Mario Cossio ha annunciato: "Firmiamo l'accordo di pacificazione del paese. Questa è l'unica opportunità di aprire il cammino verso un processo di dialogo nazionale". Per adesso l'opposizione ha combattuto con la violenza il Governo Morales, legittimamente eletto, sfociando nella regione di Pando nella uccisione di 30 Indios da parte di un gruppo di paramilitari diretti dal prefetto Leopoldo Fernández che è attualmente ricercato.
La speranza è che l'accordo sia rispettato dai prefetti della Media Luna e dai gruppi fascisti del Comité Civico Pro Santa Cruz e della Union Juvenil Crucenista, che sono i loro bracci armati.
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