lunedì 27 giugno 2011

Presto il processo per “Voli della Morte”

Il giudice federale di Buenos Aires, Sergio Torres, ha reso pubblici i nomi dei cinque indagati per i "voli della morte" per cui ha emesso i mandati di cattura. 
Si tratta di Mario Daniel Arrù, Enrique de Saint Georges, Alejandro D'Agostino, l'ex sottoufficiale della marina Ricardo Ormello e l'avvocato Gonzalo Torres de Toloza. 

Dalle indagini effettuate dal giudice Torres emerge che i primi tre furono i piloti dell'aereo da cui il 14 dicembre 1977 vennero gettate cinque donne (Leonie Duquet, suora francese, Azucena Villaflor de Devicenti, Ester Ballestrino de Careaga, Maria Ponce de Bianco e Angela Aguda (fondatrici delle Madri della Plaza de Mayo) nel Rio de la Plata.
Le cinque vittime furono prelevate dal centro di detenzione dell'Esma (Escuela superior de mecanica de la Armada) per essere imbarcate e poi gettate nel Rio de la Plata nella notte.
I loro corpi furono ritrovati dopo una settimana sulle spiagge di Santa Teresita dove nelle inverno del 1977 furono rivennute altre cinquanta vittime della dittatura.

mercoledì 22 giugno 2011

Condannato ex presidente Costa Rica e Osa

Miguel Ángel Rodríguez, ex presidente della Costa Rica ed ex segretario generale dell'Osa, é stato condannato a cinque anni di carcere dal tribunale di San José per corruzione aggravata. Rodríguez è stato condannato per aver accettato una tangente di 800.000 dollari dalla multinazionale francese Alcatel per essere sicura di ricevere un contratto di circa 145 milioni di dollari per la fornitura di 400.000 linee di telefono cellulare.
La condanna, inoltre, interdice Rodríguez per dodici anni dai pubblici uffici.

Le indagini sulla tangente pagata da Alcatel a Rodríguez nel 2001 hanno portato alla luce altre tangenti ricevute dal ex presidente tra cui quelle pagate dal governo di Taiwan all'ex presidente ed ai funzionari statali per alcuni accordi economici.

Rodríguez fu eletto presidente della Costa Rica nel 1998 e portò a termine il suo mandato nel 2002, nel giugno 2004 successe a César Gaviria alla guida dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa), anche se vi rimase per poco a causa del suo arresto nel settembre 2004, dopo 17 giorni dalla sua investitura, a San José.

venerdì 17 giugno 2011

Leader Mapuce continuano lo sciopero della fame

Dal 15 marzo 2011 quattro leader Mapuche hanno ripreso lo sciopero della fame per opporsi al governo Pinera (Pinera e le promesse non mantenute) ed alla Ley Antiterrorista (Cile: la riforma della Ley Antiterorista) istituita da Pinochet.
Lo sciopero della fame è stato ripreso da Héctor Llaitul, Ramón Llanquileo, José Huenuche e Jonathan Huillicall perché nel febbraio 2011 sono stati condannati a pene,in base alla Ley Antiterrorista, che vanno dai 20 ai 25 anni perché "colpevoli di attentato all'autorità" e "rapina con intimidazione" durante il loro presunto assalto al procuratore Mario Elgueta nel 2008.


La famigerata legge, secondo le promesse fatte nel dicembre 2010 durante il precedente sciopero della fame dal governo Pinera, doveva essere abrogata o almeno utilizzata solo e soltanto per giudicare veri e propri atti di terrorismo e non i rappresentanti del popolo Mapuche.

domenica 12 giugno 2011

Scontro diplomatico tra Ecuador e USA

Il presidente del Ecuador, Rafael Correa, durante una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva il 5 aprile 2011 ha chiesto all'ambasciatrice degli USA, Heather Odges, di far ritorno negli Stati Uniti e di spogliarla di tutte le investiture diplomatiche.La reazione statunitense non si è fatta attende con il presidente Obama che ha espulso l'ambasciatore ecuadoriano.

Lo scontro diplomatico nasce dopo la pubblicazione da parte di Wikileaks di un documento scritto dall'ambasciatrice statunitense in affermava di aver riscontrato un alto livello di corruzione nella polizia ecuadoriana e del diretto coinvolgimento del presidente Correa.

Nel cablogramma che ha pubblicato il quotidiano spagnolo El Paìs l'ambasciatrice Heather Odges accusa l'ex comandante della polizia Jaime Hurtado, ritiratosi nel maggio 2009, di "aver utilizzato il suo ruolo di alto ufficiale per estorcere e accumulare denaro e per facilitare il traffico di essere umani". La Odges continua affermando che "la polizia obbliga la maggior parte della popolazione a pagare tangenti per aggirare una burocrazia asfissiante", infine ipotizza la complicità del residente Correa il quale, sapendo delle attività illegali del comandante da Hurtado, lo avrebbe promosso "per garantirsi un comandante delle forze di polizia da manipolare con facilità".

L'ambasciatrice statunitense appena furono resi noti i documenti fu convocata dal ministro degli esteri Esteri, Ricardo Patiño, per avere delle spiegazioni ma la Hodges si limitò solamente a far notare che i cablogrammi furono trafugati dall'ambasciata.

Patiño, affiancando il presidente Correa nella conferenza stampa, ah affermato che "le dichiarazioni dell'ambasciatrice sono assolutamente inaccettabili da parte del nostro Governo, per questo la invitiamo a lasciare il Paese nel più breve tempo possibile" ed il presidente Corea a aggiunto: "Sospettavamo che questa signora di estrema destra fosse nemica del governo ma l'epoca coloniale in America Latina è terminata e adesso qui troveranno soltanto sovranità e dignità".

Non è la prima volta che i due stati si scontrano sul terreno diplomatico, già nel 2009 Correa espulse il primo Segretario ed un impiegato dell'ambasciata statunitense perché accusati di ingerenze nella politica ecuadoriana e per la sottrazione di importanti documenti dagli uffici dell'intelligence ecuadoriana.

martedì 7 giugno 2011

Patagonia senza Dighe

Il documentario che trovate sotto è di Camilla Martini che lo ha giorato per la campagna italiana "Patagonia senza dighe".
I due video danno voce a tutti coloro che combattono la costruzione di nuove dighe per la produzione di energia elettrica che distruggeranno un ecosistema delicato e la vita di tutti gli abitanti della regione.
Qui trovate un vecchio post sull'argomento.


Prima parte:
Seconda parte:

venerdì 3 giugno 2011

Argentina: scompare teste del processo Amant

Nel processo che vede imputato il colonnello Fernando Saint Amant, per crimini contro l'umanità, si attendeva l'importante testimonianza dei Victor Oscar Martinez (che doveva deporre il 21 aprile 2011) ma questa non vi è stata perché il teste risulta irreperibile dal 18 aprile 2011.

Victor Oscar Martinez oggi ha 52 anni ed era colui che 11 luglio 1997 stava accompagnando Monsignor Horacio Ponce de Leon dal rappresentante del Vaticano in Argentina per informarlo sui crimini perpetrati contro la popolazione dalla dittatura militare. I due non giunsero mai a destinazione perché l'auto su cui viaggiavano fu sabotata ed il vescovo morì a causa delle ferite riportaste.

Martinez ha sempre affermato che il vescovo sarebbe stato più volte minacciato di morte dal colonnello Fernando Saint Amant e che fu torturato dai militari per estorcergli informazioni sulle attività di Monsignor Horacio Ponce de Leon.

Questo è un altro caso in cui i testimoni più scomodi vengono fatti sparire o intimiditi per non far venire alla luce i crimini commessi dalla dittature militare.