Ike ha letteralmente attraversato quasi tutta l'isola di Cuba ed ha portato oltre ad enormi danni alle infrastrutture ed alle colture anche la morte per sette cubani che non hanno osservato scrupolosamente le misure prese dalla Protezione Civile.
Le province più colpite da questo secondo uragano sono Pinar del Rio, Holguin, Las Tunas, Camaguey e l’Isola della Gioventù.
Prima del passaggio di Ike su Cuba la Protezione Civile ha protetto circa 2 milioni ed ottocentomila persone tra cui circa 3mila turisti.
Il lavoro delle autorità cubane ha potuto limitare le perdite di vite ma non è riuscita a fermare la potenza del secondo uragano che ha portato a circa 450mila il numero di abitazioni danneggiate o distrutte dopo il passaggio di Gustav; la forza dei due uragani ha danneggiato anche moltissime cisterne di acqua potabile oltre al danneggiamento delle reti dell'alta tensione; per esempio nell'Isola della Gioventù la rete elettrica è stata danneggiata in ogni sua parte.
Le colture di ortaggi, tabacco e canna da zucchero hanno subito gravi danni ed anche i relativi depositi sono stati danneggiati o addirittura distrutti.
Oggi Cuba è in difficoltà per reperire l'enorme quantità materiale per ricostruire ciò che gli elementi hanno distrutto ma l'embargo sconsiderato imposto dagli USA blocca quasi tutte le iniziative per la ricostruzione che il Governo cubano vorrebbe attuare.
Proprio in questo periodo Ignacio Ramonet ha sottoscritto l’appello degli intellettuali cubani nel quale chiedono la fine del Bloqueo; in tutto il mondo sono fioccate le adesione di studiosi ed intellettuali ed i firmatari adesso sono circa 5mila.
La speranza è che questa iniziativa possa almeno sospendere temporaneamente il Bloqueo, per far acquistare i materiali per le riparazioni ma anche gli alimenti che sono andati persi, e far aumentare i ridicoli aiuti offerti dal governo di G. W. Bush.
Il Bloqueo è da sempre immorale ma adesso che il paese è stato colpito in una settimana da due violentissimi uragani (Gustav ed Ike) diventa ancora di più immorale e crudele per le enormi limitazioni nel commercio cubano
Le province più colpite da questo secondo uragano sono Pinar del Rio, Holguin, Las Tunas, Camaguey e l’Isola della Gioventù.
Prima del passaggio di Ike su Cuba la Protezione Civile ha protetto circa 2 milioni ed ottocentomila persone tra cui circa 3mila turisti.
Il lavoro delle autorità cubane ha potuto limitare le perdite di vite ma non è riuscita a fermare la potenza del secondo uragano che ha portato a circa 450mila il numero di abitazioni danneggiate o distrutte dopo il passaggio di Gustav; la forza dei due uragani ha danneggiato anche moltissime cisterne di acqua potabile oltre al danneggiamento delle reti dell'alta tensione; per esempio nell'Isola della Gioventù la rete elettrica è stata danneggiata in ogni sua parte.
Le colture di ortaggi, tabacco e canna da zucchero hanno subito gravi danni ed anche i relativi depositi sono stati danneggiati o addirittura distrutti.
Oggi Cuba è in difficoltà per reperire l'enorme quantità materiale per ricostruire ciò che gli elementi hanno distrutto ma l'embargo sconsiderato imposto dagli USA blocca quasi tutte le iniziative per la ricostruzione che il Governo cubano vorrebbe attuare.
Proprio in questo periodo Ignacio Ramonet ha sottoscritto l’appello degli intellettuali cubani nel quale chiedono la fine del Bloqueo; in tutto il mondo sono fioccate le adesione di studiosi ed intellettuali ed i firmatari adesso sono circa 5mila.
La speranza è che questa iniziativa possa almeno sospendere temporaneamente il Bloqueo, per far acquistare i materiali per le riparazioni ma anche gli alimenti che sono andati persi, e far aumentare i ridicoli aiuti offerti dal governo di G. W. Bush.
Il Bloqueo è da sempre immorale ma adesso che il paese è stato colpito in una settimana da due violentissimi uragani (Gustav ed Ike) diventa ancora di più immorale e crudele per le enormi limitazioni nel commercio cubano
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