martedì 25 marzo 2014

Venezuela: nuove prove di Golpe

Il 12 febbraio in Venezuela si sono svolte numerose manifestazioni ed alcune delle quali anche violente come a Caracas in cui vi sono stati tre morti e circa 65 feriti.
Le manifestazioni, a cui partecipavano numerose persone a volto coperto, sono state indette e preparate dall'opposizione venezuelana dopo un lunga campagna mediatica in cui il governo è stato dipinto come antidemocratico e violento; il volto di questa violenta campagna mediatica è stato l'esponente del partito di destra Leopoldo López, ex sindaco, ex probabile candidato presidenziale a cui non ha potuto concorrere perché colpevole di corruzione.  

I mezzi di informazione hanno continuato la campagna denigratoria contro il governo affermando, producendo anche false prove come foto in cui la polizia reprime i manifestanti riciclate da altre manifestazioni accadute in altre parti del mondo, per incolparlo degli scontri. I media hanno fatto circolare velocemente la notizia che un gruppo di giovani e pacifici manifestanti, mentre erano intenti a gridare slogan in favore della libertà, sono stati assassinati dalle forze dell'ordine inviate dal Governo a reprimere le proteste. Successivamente, e con molte difficoltà, è stato appurato che nessuna delle morti è stata causata dall'operato della polizia, ma da una sparatoria tra civili. Una delle vittime è un militante chavista, l'altra è uno studente vicino all'opposizione e della terza al momento non si conosce l'identità.

L'opposizione venezuelana si dimostra fedele alla propria storia golpista cercando di destabilizzare un governo democraticamente eletto come già accadde con il colpo di stato del 2002 o con le elezioni del 14 aprile 2013 quando si rifiutò di riconoscere la vittoria di Nicolas Maduro ed organizzo violente manifestazioni che portarono alla morte di undici sostenitori di Maduro. 
La destra venezuelana oggi non è più guidata dal senatore Henrique Capriles, che aveva cercato di guidare il Venezuela attraverso le urne, ma la sua linea politica è definitivamente tramontata con la sconfitta nelle elezioni municipali di dicembre del 2013 a favore della corrente molto più "violenta" pronta a manipolare le manifestazioni nelle strade e neoliberale guidata anche da Leopoldo López.

Alcuni giorni dopo la manifestazione il tribunale ha arrestato López, già condannato per corruzione, con l'accusa d’istigazione a delinquere, intimidazione pubblica, danni alla proprietà pubblica e omicidio intenzionale eseguito per motivi futili e ignobili.

Leopoldo López dall'inizio del 2014 ha convocato numerose manifestazioni incitando alla disobbedienza delle leggi per opporsi alla politica del presidente Nicolás Maduro; questa strategia è supportata dagli USA che desiderano controllare nuovamente il paese sia per strategie geopolitiche sia perché il Venezuela ha una delle maggiori riserve di petrolio al mondo. 
Gli Stati Uniti, una volta arrestato il loro uomo, hanno affermato per bocca del senatore repubblicano John Mc Cain che è necessario un intervento militare in Venezuela per riportare la pace e la democrazia; inoltre il funzionario del Dipartimento di Stato, Alex Lee, ha dichiarato che la detenzione di Leopoldo López avrà serie ripercussioni dal punto di vista politico ed economico per il paese. 

venerdì 14 marzo 2014

Nicaragua: Elezioni Regionali

Le elezioni regionali in Nicaragua che si sono svolte il 2 marzo hanno portato alle urne circa il 50% degli aventi diritto e si sono svolte senza nessun incidento o tensione.
Gli eletti, 45 per ogni regione, rimangono in carica per 4 anni, eleggeranno un governatore ed il "parlamento" che formeranno avrà la responsabilità di legiferare su questioni locali mananche sulla gestione delle ricchezze naturali e del sottosuolo che il parlamento nazionale non ha dichiarato strategico per l'intero Nicaragua.

Il Consejo Supremo Electoral (CSE) ha reso ufficiali i dati dello spoglio dei voti per la Región Autónoma del Atlántico Norte (RAAN) e la Región Autónoma del Atlántico Sur (RAAS).
Nella prima il Frente Sandinista de Liberación Nacional (FSLN) ha ricevuto circa il 52,5% dei consensi, il Partido Liberal Independiente (PLI) circa il 20% ed il Partido indígena Yatama (madre Tierra) ha raggiunto il 17,5%.
Nella regione del Atlántico Sur il partito FSLN ha ottenuto il 50,3% dei voti contro il 18,3% del Partido Liberal Constitucionalista (PLC) ed il 15,7/ del PLI.

venerdì 7 marzo 2014

Paraguay: Cartes il presidente milionario

L'attuale presidente del Paraguay Horacio Cartes è un uomo d'affari che si è ritagliato un grande spazio nel mondo imprenditoriale del sud america in breve tempo.
E' ivenuto un potente "empresario tabacalero" controllando aziende come la Tabacalera del Este S.A. e la Tabacos del Paraguay, ha acquistato anche la squadra di calcio del Club Libertade, possiede alcune imprese agroganaderas (aziende alimentari e di abbigliamento) ed infine anche l'istiututo di credito Banco Amambay. 
Questa sua veloce ascesa pone molti interrogativi soprattutto sulla trasparenza dei suoi affari, per questo vi sono state alcune indagini che hanno evidenziato transazioni bancarie sospette in cui sono coinvolti alcuni personaggi di spicco nel mondo del narcotraffico.

Cartes secondo un inchiesta del quotidiano brasiliano O’Globo sarebbe a capo di una grande organizzazione dedita al riciclaggio dei narco-dollari del continente latinoamericano. 
Sembra che il presidente paraguayano sia stato avvistato più volte nell'area della Tripla Frontera (Argentina, Brasile e Paraguay) per prendere nuovi contatti e riciclare il denaro sporco tramite il Banco Amambay (l'istituto di credito è indagato dal 2009 dalla polizia antidroga degli USA). 
I rapporti tra Cartes e il narcotraffico sono stati resi noti dalla pubblicazione di alcuni documenti segreti da parte di Wikileaks il 5 gennaio 2010; in questi documenti si legge come Cartes sia indicato come "il capo dell’organizzazione che si occupa del lavaggio e del riciclaggio di denaro sporco alla Tripla Frontera"; inoltre nei documenti si sottolinea come le sue estancias siano ubicate in aree del paese dove storicamente vi è produzione e traffico di droga. 
Nel 2000 la Secretaría Nacional Antidrogas scoprì che nell’estancia Nueva Esperanza, di sua proprietà, era atterrato un aereo per uno scalo tecnico nel quale sono stati caricati una quantità imprecisata di cocaina ai circa 20 kq ed ai 350 kg di marijuana che aveva precedentemente imbarcato. Grazie a questa scoperta il dipartimento antidroga scoprì come Horacio Cartes intratteneva rapporti d'affari con Fadh Jamil, un esponente della mafia di Amambay.

Oggi Cartes guida il Paraguay che si trova in una fase molto incerta, sia dal punto di vista politico che dei diritti civili (il Paese è stato sospeso dal Mercosur e dal Unasur nel giugno 2012 a seguito del colpo di stato che destituì Lugo), ma per adesso sembra più concentrato sui propri affari che sui bisogni del popolo paraguaiano.