L'alba del 15 dicembre 2010, in Honduras, ha visto il dispiegamento di circa seicentocincuanta uomini appartenenti alla polizia ed esercito. Il dislocamento delle forze dell'ordine hanno di fatto circondato ed occupato l'intera comunità Guadalupe Carney, dove il Movimiento Campesino del Aguán (MCA) stava protestando da quasi due settimane giorni.
La protesta del MCA nasce perché il governo golpista non ha dato seguito ad alcune richieste come quella di una riforma agraria e la messa al bando delle bande paramilitari nella regione del Bajo Aguan. In questa regione a novembre furono uccisi cinque contadini che si opponevano allo sfollamento forzato voluto dal magnate Miguel Facusse e per questo si scontrarono con il suo esercito privato che li uccise.
L'occupazione della regione da parte delle truppe era già iniziata alcuni giorni prima quando erano giunte con mezzi blindati, elicotteri, carrarmati e camion muniti di celle con le sbarre (dove trattenere i fermati). I militari, inoltre, sono ecuipaggiati con armi di grosso calibro.
L'azione repressiva sul campo è supportata politicamente e mediaticamente dal ministro della Sicurezza, Oscar Álvarez, che ha annunciato un maggior impegno dello stato nell'area di Bajo Aguán ed in tutte le regioni in cui i contadini si opporranno alla "modernizzazione del paese". Per il governo ed i grandi latifondisti come Miguel Facusse la modernizzazione del Honduras passa dallo follamento forzoso dei contadini che non vogliono cedere le loro terre ai grandi proiprietari terrieri, che finanziano ed appoggiano il governo golpista, per pochi dollari.
Il ministro Álvarez ha affermato che il Movimiento Campesino del Aguán sono delle "anime nere, oscure" che intrattengono rapporti con i narcotrafficanti; queste falsità dovrebbero preparare il terreno per le future operazioni militari ed i conseguenti processi che potrebbero veder "esordira"la legge antiterrorista recentemente approvata.
L'aria in Honduras è sempre più pesante, ci dobbiamo aspettare un ennesimo massacro di campesinos?
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