giovedì 20 gennaio 2011

Bolivia: Riformato il sistema pensionistico

Il parlamento boliviano ha approvato la riforma delle pensioni proposta dal governo guidato da Evo Morales.
La riforma prevede che gli uomini vadano in pensione a 58 anni invece che gli attuali 66, mentre le donne ed i minatori l'età pensionabile è anticipata a 56.

La riforma ha fatto molto discutere in Bolivia e sicuramente farà discutere e verrà osservata con attenzione all'estero.
La nuova legge che rivoluziona il settore pensionistico è in evidente controtendenza rispetto a tutti gli altri paese del mondo dove l'età pensionabile è stata o verrà aumentata.
La riforma boliviana si può spiegare con il rapporto tra il periodo lavorativo e la speranza di vita dei lavoratori boliviani che nel paese è di 66 anni. Altro dato importante è l'età media della popolazione di circa 22 anni e cresce al ritmo del 2 percento l'anno.

Con questa legge il sistema pensionistico non verrà stravolto e secondo alcuni studi indipendenti molti settori dell'economia nazionale ne trarranno un beneficio diversificando l'economia nazionale e migliorando i salari. Uno dei punti che gli studi indipendenti ed il governo non sono riusciti a sciogliere è come reagirà l'economia nazionale nei prossimi anni sui fondi pensioni le cui previsioni sono effettuate per periodi di tempo lunghi, circa 35 anni. 
Inoltre la riforma prevede l'istituzione di un "fondo di solidarietà" finanziato anche dallo Stato per assiscurare una pensione minima ai lavoratori autonomi che abbiano versato contributi per almeno 10 anni. 
A margine di questa riforma il Presidente Morales ha deciso, con l'avvallo del parlamento, la nazionalizzazione dei due istituti (di proprietà degli spagnoli del Bbva e degli svizzeri del Zurich Financial Service) che gestivano i fondi pensione.

Bruno Apaza, dirigente della Cob, la Central Obrera Boliviana si chiede se "lo Stato assisterà quella parte di popolazione che oggi non ha lavoro? Perché se è vero che la forza lavoro del paese è disponibile a mettere del suo per aiutare i meno fortunati, anche lo Stato deve prendersi a cuore la situazione e fare molto per loro. Staremo a vedere. Di fatto saranno i giovani a subire in positivo o negativo questa situazione."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io ho una certa saggezza meraviglioso..