A fine dicembre 2010 il Tribunal Provincial Popular de La Habana ha condannato a trenta anni di reclusione il cittadino salvadoregno Francisco Chávez Abarca per atti di terrorismo contro lo stato cubano.
Il Tribunale ha tenuto conto di tutte le prove raccolte durante le indagini e delle ammissioni fatte, durante il processo, da Abarca in cui ha affermato di aver ricevuto gli ordini direttamente dal terrorista Luis Posada Carriles.
Le prove raccolte dalla polizia cubana hanno appurato che l'imputato raccoglievas informazioni sui luoghi più frequentati dai turisti per poi colpirli con attentati terroristici.
Le indagini hanno dimostrato come Abarca reclutò, addestrò, organizzò e finanziò cittadini provenienti dal Guatemala e da El Salvador per effettuare attentati o sabotaggi negli anni 90.
Abarca ha affermato durante un interrogatorio di far parte di "un braccio armato costituito nel Centro America da Luis Posada Carriles tramite la Fundación Nacional Cubanoamericana." inoltre ha ammesso la propria partecipazione alla serie di attentati che colpirono Cuba nel 1997 e che questi atti terroristici furono promossi da Posada Carriles.
Oltre ad Abarca sono stati condannati altri due terroristi, Raúl Ernesto Cruz León e Nader Kamal Musallam Barakat, per la loro partecipazione attiva (preparazione dell'esplosivo e studio dei luoghi in cui far esplodere gli ordigni) negli atti terroristici contro Cuba.
Cruz León, colpevole di aver organizzato e commesso l'attentato nel 1999 a La Havana dove mori Fabio di Celmo, e Musallam furono condannati a morte con una sentenza emessa nel 2008 dal Consejo de Estado ma in questo processo la pena capitale è stata commutata in una pena detentiva di trenta anni.
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