giovedì 15 luglio 2010

Ricordare Bagua ad un anno di distanza

Nel giugno del 2009 in Perù gli indio protestavano da due mesi contro i decreti legislativi del governo di Alan Garcia che eliminano il loro diritto di scegliere cosa sia meglio per le loro terre.
Le proteste hanno portato a blocchi stradali ed il blocco della raffineria di Bagua; ma circa 800 agenti di polizia, numerosi elicotteri e carri armati vengono inviati sul posto per cercare di aprire un varco nel blocco imposto dagli indio.
Il cinque giugno la polizia irrompe nell'accampamento dei manifestanti anche se il blocco, secondo gli accordi intercorsi tra indio e autorità, doveva cessare prima di mezzogiorno. Gli scontri che seguono l'irruzione nel campo indio porta alla morte circa quaranta persone tra agenti di polizia e manifestanti, circa 210 feriti ed un numero non ben definito di desaparecido. Il numero di desaparacido non è quantificabile perché diversi testimoni affermano che molti corpi sono stati bruciati e gettati nel fiume vicino a Bagua.

Alcuni giorni dopo questi incidenti il presidente Alan Garcia dichiarò che gli indio sono cittadini di prima categoria, i leader dell'AIDESEP (Associacion Interetnica de Desarrollo de la Selva Peruana) sono denunciati, alcuni vengono arrestati ed il presidente dell'associazione Alberto Pizango chiese asilo politico in Nicaragua; mentre nei confronti della polizia, nonostante le immagini televisive e fotografiche ritraessero gli agenti in atteggiamenti violenti, non sono state avviate neanche un'indagine.

Per questo primo anniversario gli indio hanno manifestato, scioperato e tenuto comizi pubblici incentrasti sui diritti indigeni e protezione dell'Amazzonia.
Oggi è necessario ricordare cosa è accaduto e per quale motivo gli indio hanno deciso di manifestare; oltre alla memoria storica dobbiamo constatare che i motivi scatenanti sono sempre presenti e la via per arrivare ad una soluzione ancora non è stata imboccata perché i peruviani, di origine indio-europea, non ha ancora accettato le popolazioni indio come loro pari.
Senza questo fondamentale passo il futuro del Perù sarà sempre soggetto a nuove Bagua.

Nessun commento: