giovedì 1 luglio 2010

EPP resiste all'offensiva dell'esercito Paraguaiano

Il 31 maggio 2010 lo stato d'emergenza proclamato dal governo del Paraguay, per sgominare il gruppo guerrigliero Epp (Ejercito Pueblo Paraguayo) nelle province del nord, è decaduto è stato sciolto.
Lo stato di emergenza non ha prodotto i risultati sperati; l'afflusso massiccio di polizia e di militari nelle province del nord non ha portato a nessun importante arresto tra le fila del EPP e non ha indebolito il gruppo guerrigliero.
Sia il governo che molti analisti politici affermano che un effetto positivo si è avuto ed è stato la forte diminuzione delle attività del EPP e delle organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, armi, al riciclaggio del denaro sporco.

Lo stato d'emergenza a causa della massiccia presenza dell'esercito e della polizia ha aumentato la tensione nelle comunità. I sindacati ed i movimenti sociali hanno subito affermato che si trattava di una nuova militarizzazione del paese e che l'uso dell'esercito è stata semplicemente uno spot mediatico ed inoltre i campesinos del nord del paese sono stati posti in cattiva luce perché sono stati fatti passare come fiancheggiatori dell'Epp.
Il governo sta mettendo a punto una legge che permetta ai militari di rimanere nelle provincie anche se lo stato di emergenza ormai è concluso; per Andres Ramirez , uno dei maggiori avvocati dei diritti umani del Paraguay, ha affermato: "Fare in modo che i militari restino per le strade delle città e dei villaggi del nord del Paese senza autorizzazioni da parte del Congresso sarà come tornare a uno stato d'emergenza legale. Sarà come tornare indietro. L'esercito del Paraguay tornerà ad essere un esercito di occupazione che punterà le armi contro i suoi stessi concittadini".

Sfortunatamente in Paraguay la popolazione non denuncia i guerriglieri non perché li appoggia e ne condivide gli ideali ma solo perché non esiste una piena fiducia nel governo e di conseguenza nella politica; e fino a quando i politici continueranno a militarizzare il paese questa tanto agognata fiducia non si riuscirà ad avere.

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