Sabas Pretelt De la Vega, ex ministro dell'Interno e della Giustizia (2002-2006) e attuale ambasciatore colombiano in Italia è stato rinviato a giudizio, a metà maggio 2010, della Fiscalía General de la Nación con l'accusa di corruzione.
De la Vega secondo gli inquirenti è invischiato nel caso "Yidispolítica" che si riferisce al giro di tangenti del 2006 prese dai parlamentari di ogni schieramento politico per votare favorevolmente alla riforma costituzionale che permettesse permettere la seconda elezione consecutiva del presidente Alvaro Uribe.
Secondo il magistrato Fernando Pareja Pretelt è colui che ha ideato e gestito tutte le fasi della corruzione dei parlamentari. Dopo la notifica del rinvio a giudizio De la Vega ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni da ambasciatore colombiano in Italia. De la Vega ha dichiarato ai giornalisti: "Con dolore apprendo che la Fiscalía General de la Nación ha deciso di rinviarmi a giudizio. Con il mio avvocato abbiamo presentato innumerevoli prove e numerosi testimoni hanno dichiarato che io non offrii loro nessuna carica, ne durante, ne dopo la votazione al Congresso in cambio del loro voto. Oggi rappresento il governo colombiano e proprio perché ho così alte responsabilità, ho informato il signor Presidente della mia decisione di rinunciare all'incarico di ambasciatore e ringrazio Dio dell'opportunità che mi ha dato di servire i miei compatrioti, sotto la guida di questo governante senza pecche che è Álvaro Uribe Vélez"
Lo scandalo "Yidispolítica" è stato scoperto nell'aprile 2008; all'epoca Yidis Medina era la presidente del Parlamento colombiano ed accettò alcune tangenti da alcune persone vicine ad Uribe in cambio del suo voto a favore della riforma costituzionale che avrebbe permesso un nuovo mandato presidenziale. E fu sempre Medina la prima ad ammettere di avere preso delle tangenti per votare a favore della riforma ed iniziare a rispondere alle domande degli inquirenti.
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