José Mujica ed Evo Morales si sono incontrati a La Paz a metà marzo 2010 per discutere l'eventuale possibilità di creare alcuni porti boliviani lungo la costa uruguaiana. Oltre al nuovo sbocco marittimo della Bolivia l'incontro ha trattato anche un'eventuale sinergia per lo sviluppo energetico e per i progetti educativi.
Il ministro de Relaciones Exteriores di Montevideo, Luis Almagro, ha affermato: "Si è discusso in relazione al tema dei porti affinché il nostro Paese possa costituirsi come uno sbocco permanente verso il mare per la Bolivia attraverso l'idrovia che passa dal Rio Paraguay e dal Rio Paranà. Così verranno facilitate le esportazioni boliviane" ha fatto sapere Almagro.
Subuto dopo l'incontro tra Mujica e Morales i tecnici si sono messi a lavoro per stilare una prima lista dei migliori siti, con particolare interesse per l'area di Nueva Palmira, dove costruire il nuovo porto per lo stato boliviano.
Questo incontro riapre le speranze boliviane per poter riottenere dopo più di 130 anni lo sbocco sul mare perso nel 1879 con la sconfitta nella guerra contro il Cile.
In attesa dei futuri incontri tra i due Paesi che portino alla definizione di un accordo la Bolivia potrà continuare ad usufruire dell'idrovia, lunga più di 3mila chilometri, che si conclude nel porto di Càceres in Brasile e che attraversa Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia.
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