Domenica 7 febbraio in Costa Rica si sono svolte le elezioni per il rinnovo del parlamento e per eleggere il nuovo presidente. I candidati per la presidenza erano: Laura Chinchilla già vicepresidente, Ministro di Grazia e giustizia e candidata del partito Liberación Nacional, Otto Guevara del partito di destra Movimiento Libertario, Ottón Solís del partito Partido de Acción Ciudadana (PAC) e Luis Fishman del Partido de Unidad Socialcristiana (PUSC).
Il nuovo presidente sarà Laura Chinchilla che ha ottenuto il 47% delle preferenze contro il 25% di Solís, il 20% di Guevara al 20 ed il 4% di Luis Fishman; con questi risultati nel nuovo parlamento siederanno 24 deputati di Liberación Nacional, 10 del Pac e 9 del Movimiento Libertario e 6 del Pusc.
Chinchilla è stata eletta al primo turno perché la legge elettorale del Costa Rica assegna la vittoria al candidato che al primo turno supera il 40% delle preferenze.
La prima "presidenta", che si insedierà nel maggio 2010, probabilmente continuerà il lavoro sia sul piano economico che politico del Governo Árias. La legislatura appena conclusa è riuscita a non far sentire l'attuale crisi economica al Paese ma ha sottoscritto il Trattato bilaterale di libero Commercio con gli Usa ed il Cafta (trattato che promuove la liberalizzazione del commercio tra USA e cinque paesi dell’America centrale: Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, e Nicaragua) entrambi gli accordi sono stati fortemente osteggiati dal PAC. Aspetti su cui Chinchilla dovrà impegnarsi particolarmente sono la disoccupazione ed il continuo aumento del narcotraffico soprattutto nella regione Puntarenas che si affaccia sul pacifico in cui si è toccato la cifra record del 40% di astensioni.
I candidati usciti sconfitti dalla tornata elettorale hanno immediatamente riconosciuto la vittoria di Chinchilla e si sono congratulati con lei anche se tutti le hanno anticipato che la loro opposizione in parlamento sarà dura.
Le elezioni in Costa Rica si sono svolto nella massima tranquillità come le televisioni locali mostravano durante la giornata e come gli osservatori internazionali dell'Osa hanno confermato. Le immagini televisive hanno mostrato che le elezioni si sono svolte in un clima di festa con i banchi di propaganda, le bandierine colorate ed i cortei di sostenitori improvvisati.
Aspetto negativo della giornata elettorale è stato l'astensionismo che ha toccato il 32% ed è per questo motivo che i seggi sono stati aperti anche ai bambini per cercare di avvicinarli alla democrazia e trasmetterli l'importanza del voto.
Il nuovo presidente sarà Laura Chinchilla che ha ottenuto il 47% delle preferenze contro il 25% di Solís, il 20% di Guevara al 20 ed il 4% di Luis Fishman; con questi risultati nel nuovo parlamento siederanno 24 deputati di Liberación Nacional, 10 del Pac e 9 del Movimiento Libertario e 6 del Pusc.
Chinchilla è stata eletta al primo turno perché la legge elettorale del Costa Rica assegna la vittoria al candidato che al primo turno supera il 40% delle preferenze.
La prima "presidenta", che si insedierà nel maggio 2010, probabilmente continuerà il lavoro sia sul piano economico che politico del Governo Árias. La legislatura appena conclusa è riuscita a non far sentire l'attuale crisi economica al Paese ma ha sottoscritto il Trattato bilaterale di libero Commercio con gli Usa ed il Cafta (trattato che promuove la liberalizzazione del commercio tra USA e cinque paesi dell’America centrale: Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, e Nicaragua) entrambi gli accordi sono stati fortemente osteggiati dal PAC. Aspetti su cui Chinchilla dovrà impegnarsi particolarmente sono la disoccupazione ed il continuo aumento del narcotraffico soprattutto nella regione Puntarenas che si affaccia sul pacifico in cui si è toccato la cifra record del 40% di astensioni.
I candidati usciti sconfitti dalla tornata elettorale hanno immediatamente riconosciuto la vittoria di Chinchilla e si sono congratulati con lei anche se tutti le hanno anticipato che la loro opposizione in parlamento sarà dura.
Le elezioni in Costa Rica si sono svolto nella massima tranquillità come le televisioni locali mostravano durante la giornata e come gli osservatori internazionali dell'Osa hanno confermato. Le immagini televisive hanno mostrato che le elezioni si sono svolte in un clima di festa con i banchi di propaganda, le bandierine colorate ed i cortei di sostenitori improvvisati.
Aspetto negativo della giornata elettorale è stato l'astensionismo che ha toccato il 32% ed è per questo motivo che i seggi sono stati aperti anche ai bambini per cercare di avvicinarli alla democrazia e trasmetterli l'importanza del voto.
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