Nel settembre 2009 il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha dichiarato il proprio paese libero dall'analfabetismo. Il governo Ortega ha iniziato il programma "Yo, sí puedo" poco più di due anni fa ovvero subito dopo la vittoria elettorale; in quel momento la popolazione del Nicaragua aveva circa il 21% di analfabeti mentre oggi se ne contano il 3,5%.
Il paese ancora non è completamente libero da questa piaga culturale ma gli insegnanti nicaraguensi, cubani e venezuelani hanno lavorato molto duramente in tutto il paese.
La conferma che il paese si avvia verso la completa alfabetizzazione è giunta dalla ricerca compiuta dall'UNESCO che ha confermato i dati del Governo Ortega e quindi ha dichiarato il Nicaragua paese libero dall'analfabetismo dato che la soglia di analfabeti, per l'UNESCO, deve essere inferiore al 5% della popolazione nazionale.
Il progetto del Governo è quello di eliminare completamente questo flagello assicurando a tutta la popolazione il diploma della scuola primaria entro il 2015 ed il diploma secondario prima del 2021.
Altro dato, che deve far riflettere, è quello della fascia di età tra i 14 ed i 30 anni dove il programma è intervenuto più massicciamente; la popolazione compresa in questo intervallo è quella che ha "beneficiato" maggiormente della privatizzazione dell'istruzione voluta ed attuata nei 15 anni di governi neoliberisti.
Il Presidente Ortega ha premiato durante la cerimonia per sancire questo primo passo verso la completa alfabetizzazione del paese, il professor Orlando Pineda per il suo lavoro a favore dell'alfabetizzazione durato dagli anni '80 con la Asociación de Educación Popular "Carlos Fonseca Amador" (AEPCFA); Pineda ha affermato che adesso la sfida è quella di "insegnare a tutti i nicaraguensi a leggere e scrivere e contemporaneamente gettare le basi per far si che l'analfabetismo non metta mai più piede in Nicaragua".
Il ministro dell'istruzione De Castilla ha poi aggiunto che adesso è arrivato il momento di riformare il sistema educativo del paese ritornando alla gestione pubblica perché, dopo le riforme liberiste, gran parte delle famiglie nicaraguensi non posso permettersi di mandare i propri figli in scuole private.
Il paese ancora non è completamente libero da questa piaga culturale ma gli insegnanti nicaraguensi, cubani e venezuelani hanno lavorato molto duramente in tutto il paese.
La conferma che il paese si avvia verso la completa alfabetizzazione è giunta dalla ricerca compiuta dall'UNESCO che ha confermato i dati del Governo Ortega e quindi ha dichiarato il Nicaragua paese libero dall'analfabetismo dato che la soglia di analfabeti, per l'UNESCO, deve essere inferiore al 5% della popolazione nazionale.
Il progetto del Governo è quello di eliminare completamente questo flagello assicurando a tutta la popolazione il diploma della scuola primaria entro il 2015 ed il diploma secondario prima del 2021.
Altro dato, che deve far riflettere, è quello della fascia di età tra i 14 ed i 30 anni dove il programma è intervenuto più massicciamente; la popolazione compresa in questo intervallo è quella che ha "beneficiato" maggiormente della privatizzazione dell'istruzione voluta ed attuata nei 15 anni di governi neoliberisti.
Il Presidente Ortega ha premiato durante la cerimonia per sancire questo primo passo verso la completa alfabetizzazione del paese, il professor Orlando Pineda per il suo lavoro a favore dell'alfabetizzazione durato dagli anni '80 con la Asociación de Educación Popular "Carlos Fonseca Amador" (AEPCFA); Pineda ha affermato che adesso la sfida è quella di "insegnare a tutti i nicaraguensi a leggere e scrivere e contemporaneamente gettare le basi per far si che l'analfabetismo non metta mai più piede in Nicaragua".
Il ministro dell'istruzione De Castilla ha poi aggiunto che adesso è arrivato il momento di riformare il sistema educativo del paese ritornando alla gestione pubblica perché, dopo le riforme liberiste, gran parte delle famiglie nicaraguensi non posso permettersi di mandare i propri figli in scuole private.
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