Il 7 marzo, durante l'incontro annuale del Gruppo del Rio, Chávez ha invitato alla ripresa del dialogo per la risoluzione pacifica dei problemi e delle tensioni che si sono generate dopo l'incursione dell'esercito colombiano in territorio ecuadoriano.
Chávez ha affermato che un eventuale conflitto armato con la Colombia è da scongiurare con ogni mezzo e non può essere la soluzione ai problemi che si sono presentati perché la guerra porterebbe solo ad un'ecatombe di innocenti.
Oltre all'auspicio di un dialogo, Chávez afferma che in questa settimana non ha mai smesso di dialogare con le FARC per cercare la liberazione di altri ostaggi in loro mano; ha mostrato un breve filmato in cui ci sono sei militari di Bogotà sequestrati dalla Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia che si dicono pronti a liberare gli ostaggi se Uribe permetterà un'operazione simile a quella avvenuta agli inizi di gennaio.
Il giorno successivo alle dichiarazioni del presidente venezuelano i capi di stato dei paesi Sud Americani riuniti a Santo Domingo per il vertice dell'America Latina hanno cercato di far dialogare Uribe, Correa e Chávez ed al termine della giornata di colloqui e di incontri è avvenuto ciò che non sembrava possibile; Chávez, Correa e Uribe si sono stretti la mano ed hanno sottoscritto un'intesa di non aggressione.
Le parole pronunciate da Chávez dopo la firma del trattato hanno avuto un lungo applauso ed hanno portato Uribe ad alzarsi per andare a stringere calorosamente la mano di Chávez e di Correa.
Adesso dopo questa insperata distensione l'auspicio è che si possa finalmente dialogare per integrare maggiormente la Colombia nei rapporti Latino Americani e di trovare, tutti insieme, una via pacifica al lunghissimo conflitto con le FARC.
Chávez ha affermato che un eventuale conflitto armato con la Colombia è da scongiurare con ogni mezzo e non può essere la soluzione ai problemi che si sono presentati perché la guerra porterebbe solo ad un'ecatombe di innocenti.
Oltre all'auspicio di un dialogo, Chávez afferma che in questa settimana non ha mai smesso di dialogare con le FARC per cercare la liberazione di altri ostaggi in loro mano; ha mostrato un breve filmato in cui ci sono sei militari di Bogotà sequestrati dalla Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia che si dicono pronti a liberare gli ostaggi se Uribe permetterà un'operazione simile a quella avvenuta agli inizi di gennaio.
Il giorno successivo alle dichiarazioni del presidente venezuelano i capi di stato dei paesi Sud Americani riuniti a Santo Domingo per il vertice dell'America Latina hanno cercato di far dialogare Uribe, Correa e Chávez ed al termine della giornata di colloqui e di incontri è avvenuto ciò che non sembrava possibile; Chávez, Correa e Uribe si sono stretti la mano ed hanno sottoscritto un'intesa di non aggressione.
Le parole pronunciate da Chávez dopo la firma del trattato hanno avuto un lungo applauso ed hanno portato Uribe ad alzarsi per andare a stringere calorosamente la mano di Chávez e di Correa.
Adesso dopo questa insperata distensione l'auspicio è che si possa finalmente dialogare per integrare maggiormente la Colombia nei rapporti Latino Americani e di trovare, tutti insieme, una via pacifica al lunghissimo conflitto con le FARC.
4 commenti:
imparato molto
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
necessita di verificare:)
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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