Il Gruppo Pellas detiene sia il controllo della Nicaragua Sugar Estates Ltd (che produce il ron Flor de Caña) che del Ingenio San Antonio (produttrice di pesticidi), che vengono usati scriteriatamente nelle coltivazioni della canna da zucchero.
L'uso massiccio e indiscriminato dei pesticidi nelle piantagioni ha portato ad un inquinamento inimmaginabile delle risorse idriche dell'area; oltre a questa catastrofe ambientale c'è anche il dramma di migliaia di lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero che si sono scoperti affetti dall'Insufficienza Renale Cronica (IRC) che hanno contratto lavorando giorno dopo giorno nelle province di León e Chinandega.
Il Gruppo Pellas è stata denunciata più volte per il massiccio uso di pesticidi della Asociación Nicaraguense de Afectados por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC) che hanno sostenuto la propria tesi con dati inconfutabili; negli ultimi anni, dal marzo 2005 al marzo 2009, 3.209 persone sono morte ed altre 4.500 si sono ammalate di IRC.
Per questo motivo ANAIRC continua a battersi perché il Gruppo Pellas riconosca le proprie responsabilità ed indennizzi i malati e le famiglie degli scomparsi.
Nel comunicato dell ANAIRC si legge: "In base alla Legge No. 456 - Legge di Addizione di Rischi e Malattie Professionali alla Legge No. 185, Codice del Lavoro, la Irc è una malattia professionale. L'informazione sul numero di persone decedute ha come base i dati riportati sul Libro dei Decessi del comune di Chichigalpa e di altri comuni della zona. Questa situazione deve obbligare le autorità competenti del paese ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria, particolarmente nella zona dove si coltiva la canna di zucchero."
Le autorità locali cercano di occultare le responsabilità dell'azienda perché nel momento in cui il malato di IRC muore, il sistema sanitario emette il certificato di morte con la causa che per il 99% dei casi è l'infarto. Questo comportamento mira a nascondere l'incidenza della malattia professionale e quindi deresponsabilizza il Gruppo Pellas nel momento in cui dovrà rispondere dei danni alla salute di questi lavoratori.
Ci sono migliaia di storie come quella di María Danelia che grazie alla Anairc nel 2006 ottenne la pensione di invalidità (circa 200 dollari mensili) per il marito ex lavoratore del Gruppo Pellas e malato di IRC. Nel 2008 il marito morì e la Previdenza Sociale le garantì solo una piccola percentuale della pensione del marito (60 dollari mensili) che non permette di vivere dignitosamente. María continua dicendo che "quello che più mi preoccupa sono i miei figli, perché due di loro lavorano nell'Ingenio e sappiamo dell'inquinamento dell'acqua. Ma cosa possiamo fare se questo è l'unico lavoro che c'è? Sanno perfettamente che in qualunque momento si possono ammalare, ma la necessità è grande e devono garantire il cibo alle loro famiglie. Io e le altre vedove chiediamo all'Ingegno San Antonio ed al Gruppo Pellas di pagare un indennizzo per tutto questo dolore e sofferenza, perché fino ad oggi non si sono nemmeno fatti vedere per rendersi conto di come stiamo. Non dimostrano nessun interesse per le vedove e non ci prendono in considerazione. Ti dicono anche che i lavoratori hanno un'assicurazione sulla vita, ma è una bugia. Ho cercato di verificare questa cosa con l'impresa, ma mi hanno detto che non ne avevo diritto perché quando mio marito è morto non stava più lavorando per loro. Per noi vedove è importante far parte della Anairc, perché oltre all'aiuto pratico che ci offre per ottenere la pensione e per ottenere un indennizzo, ci dà l'opportunità di riunirci, di conversare su quello che stiamo vivendo, sulle difficoltà e di mantenere vivo il ricordo dei nostri mariti" .
Nell'ottobre del 2008 sono accaduti due fatti importanti: il Tribunale Permanente dei Popoli ha emesso una sentenza di condanna morale ed etica nei confronti del Gruppo Pellas per il caso delle migliaia di morti tra i suoi ex lavoratori. In direzione completamente e lungimirante opposta si è mosso il Governo italiano che per mano dell'ex ambasciatore a Managua, Alberto Boniver, ha conferito al presidente del gruppo Pellas, Carlos Pellas, l'onorificenza di Grande Ufficiale "Ordine della Stella della Solidarietà Italiana" e successivamente lo ha nominato Console onorario d'Italia nella città di Granada.
L'uso massiccio e indiscriminato dei pesticidi nelle piantagioni ha portato ad un inquinamento inimmaginabile delle risorse idriche dell'area; oltre a questa catastrofe ambientale c'è anche il dramma di migliaia di lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero che si sono scoperti affetti dall'Insufficienza Renale Cronica (IRC) che hanno contratto lavorando giorno dopo giorno nelle province di León e Chinandega.
Il Gruppo Pellas è stata denunciata più volte per il massiccio uso di pesticidi della Asociación Nicaraguense de Afectados por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC) che hanno sostenuto la propria tesi con dati inconfutabili; negli ultimi anni, dal marzo 2005 al marzo 2009, 3.209 persone sono morte ed altre 4.500 si sono ammalate di IRC.
Per questo motivo ANAIRC continua a battersi perché il Gruppo Pellas riconosca le proprie responsabilità ed indennizzi i malati e le famiglie degli scomparsi.
Nel comunicato dell ANAIRC si legge: "In base alla Legge No. 456 - Legge di Addizione di Rischi e Malattie Professionali alla Legge No. 185, Codice del Lavoro, la Irc è una malattia professionale. L'informazione sul numero di persone decedute ha come base i dati riportati sul Libro dei Decessi del comune di Chichigalpa e di altri comuni della zona. Questa situazione deve obbligare le autorità competenti del paese ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria, particolarmente nella zona dove si coltiva la canna di zucchero."
Le autorità locali cercano di occultare le responsabilità dell'azienda perché nel momento in cui il malato di IRC muore, il sistema sanitario emette il certificato di morte con la causa che per il 99% dei casi è l'infarto. Questo comportamento mira a nascondere l'incidenza della malattia professionale e quindi deresponsabilizza il Gruppo Pellas nel momento in cui dovrà rispondere dei danni alla salute di questi lavoratori.
Ci sono migliaia di storie come quella di María Danelia che grazie alla Anairc nel 2006 ottenne la pensione di invalidità (circa 200 dollari mensili) per il marito ex lavoratore del Gruppo Pellas e malato di IRC. Nel 2008 il marito morì e la Previdenza Sociale le garantì solo una piccola percentuale della pensione del marito (60 dollari mensili) che non permette di vivere dignitosamente. María continua dicendo che "quello che più mi preoccupa sono i miei figli, perché due di loro lavorano nell'Ingenio e sappiamo dell'inquinamento dell'acqua. Ma cosa possiamo fare se questo è l'unico lavoro che c'è? Sanno perfettamente che in qualunque momento si possono ammalare, ma la necessità è grande e devono garantire il cibo alle loro famiglie. Io e le altre vedove chiediamo all'Ingegno San Antonio ed al Gruppo Pellas di pagare un indennizzo per tutto questo dolore e sofferenza, perché fino ad oggi non si sono nemmeno fatti vedere per rendersi conto di come stiamo. Non dimostrano nessun interesse per le vedove e non ci prendono in considerazione. Ti dicono anche che i lavoratori hanno un'assicurazione sulla vita, ma è una bugia. Ho cercato di verificare questa cosa con l'impresa, ma mi hanno detto che non ne avevo diritto perché quando mio marito è morto non stava più lavorando per loro. Per noi vedove è importante far parte della Anairc, perché oltre all'aiuto pratico che ci offre per ottenere la pensione e per ottenere un indennizzo, ci dà l'opportunità di riunirci, di conversare su quello che stiamo vivendo, sulle difficoltà e di mantenere vivo il ricordo dei nostri mariti" .
Nell'ottobre del 2008 sono accaduti due fatti importanti: il Tribunale Permanente dei Popoli ha emesso una sentenza di condanna morale ed etica nei confronti del Gruppo Pellas per il caso delle migliaia di morti tra i suoi ex lavoratori. In direzione completamente e lungimirante opposta si è mosso il Governo italiano che per mano dell'ex ambasciatore a Managua, Alberto Boniver, ha conferito al presidente del gruppo Pellas, Carlos Pellas, l'onorificenza di Grande Ufficiale "Ordine della Stella della Solidarietà Italiana" e successivamente lo ha nominato Console onorario d'Italia nella città di Granada.
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