L'ex presidente del Perù Alberto Fujimori è attualmente implicato nel processo istruito presso la Corte Suprema de Justicia per crimini contro l'umanità.
Il giurista Omar Chehade afferma che "ci sono stati alcuni giochi di potere non molto chiari per ricomporre il tribunale supremo, che avverrà definitivamente a fine anno, con la elezione del nuovo Presidente della Corte Suprema de Justicia de la República".
Chehade continua affermando che persone vicine a Fujimori si stanno adoperando per spostare l'attenzione dal piano giuridico a quello politico descrivendo le azioni dell'ex presidente, degli anni novanta, come le uniche adatte per combattere il terrorismo e pacificare lo stato. Il fatto incontrovertibile è che negli anni novanta si verificarono uccisioni extra giudiziarie, programmi per la guerra a bassa intensità ed il più alto tasso di corruzione che il Perù abbia mai conosciuto.
Chehade è stato il il capo della Unidad de Extradiciones de la Procuraduría Ad Hoc Anticorrupción che ha investigato sul caso Fujimori - Montesinos per crimini contro l'umanità, ed afferma che le prove raccolte sono più che sufficienti perché sia condannato per l'uccisione di 25 persone tra il Barrios Altos e la Universidad La Cantuta. Una delle prove più importanti a carico di Fujimori è un'intervista rilasciata dal maggiore Santiago Martín Rivas, ex-capo del gruppo paramilitare "Colina" al giornalista Umberto Jara, in cui afferma che l'ex presidente, Wladimiro Montesinos ed il comando militare ordinarono di intraprendere azioni per avviare una guerra a bassa intensità contro i movimenti, sia politici sia guerriglieri, di sinistra.
Nell'intervista Rivas afferma: "Gli autori materiali delle azioni e quindi delle uccisioni furono i militanti del Grupo Colina che ricevettero le prime istruzioni per combattere i movimenti di sinistra e successivamente nel 1995 l'amnistia per i reati commessi".
La Fiscalía Suprema peruviana ha richiesto per Fujimori 30 anni di prigione come mandante degli omicidi
Il giurista Omar Chehade afferma che "ci sono stati alcuni giochi di potere non molto chiari per ricomporre il tribunale supremo, che avverrà definitivamente a fine anno, con la elezione del nuovo Presidente della Corte Suprema de Justicia de la República".
Chehade continua affermando che persone vicine a Fujimori si stanno adoperando per spostare l'attenzione dal piano giuridico a quello politico descrivendo le azioni dell'ex presidente, degli anni novanta, come le uniche adatte per combattere il terrorismo e pacificare lo stato. Il fatto incontrovertibile è che negli anni novanta si verificarono uccisioni extra giudiziarie, programmi per la guerra a bassa intensità ed il più alto tasso di corruzione che il Perù abbia mai conosciuto.
Chehade è stato il il capo della Unidad de Extradiciones de la Procuraduría Ad Hoc Anticorrupción che ha investigato sul caso Fujimori - Montesinos per crimini contro l'umanità, ed afferma che le prove raccolte sono più che sufficienti perché sia condannato per l'uccisione di 25 persone tra il Barrios Altos e la Universidad La Cantuta. Una delle prove più importanti a carico di Fujimori è un'intervista rilasciata dal maggiore Santiago Martín Rivas, ex-capo del gruppo paramilitare "Colina" al giornalista Umberto Jara, in cui afferma che l'ex presidente, Wladimiro Montesinos ed il comando militare ordinarono di intraprendere azioni per avviare una guerra a bassa intensità contro i movimenti, sia politici sia guerriglieri, di sinistra.
Nell'intervista Rivas afferma: "Gli autori materiali delle azioni e quindi delle uccisioni furono i militanti del Grupo Colina che ricevettero le prime istruzioni per combattere i movimenti di sinistra e successivamente nel 1995 l'amnistia per i reati commessi".
La Fiscalía Suprema peruviana ha richiesto per Fujimori 30 anni di prigione come mandante degli omicidi
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