mercoledì 2 luglio 2008

Il dopo Tirofijo

Con la morte, il 26 marzo del 2008, del leader storico delle FARC Manuel Marulanda Veléz conosciuto come Tirofijo, si apre una fase molto importante nella successione al comando dell'esercito rivoluzionario.

Alfonso Cano nominato immediatamente come successore di Tirofijo premia la linea della continuità nella politica delle FARC. Cano è un antropologo che ha avuto il proprio addestramento militare e la sua formazione politica in URSS ed è stato l'uomo designato in passato da Marulanda per intavolare tutte le trattative dei vari processi di pace condotti in Messico e Venezuela; anche se questi negoziati fallirono, Cano è considerato l'uomo migliore per portare avanti le trattative.

In questi primi mesi del 2008 le FARC hanno subito una pesante offensiva da parte dell'esecutivo colombiano ed hanno perduto 3 membri della segreteria direttiva; anche se oggi le FARC non sono più in grado sferrare offensive militari perché indebolite, con i circa 13000 uomini che ne fanno parte possono resistere per molti anni nella foresta.

In Colombia si spera che le FARC siano spaccate al loro interno tra due fazioni: quella oltranzista che cerca solo il confronto militare e quella che desidererebbe la smilitarizzazione in seguito ad un accordo di pace. Inoltre c'è una moderata speranza nel fatto che Cano possa decidere di intavolare dei veri e propri negoziati di pace, ed è per questo che il ministro degli Interni colombiano, Carlos Holguín Sardi, ha aperto la porta ad ogni iniziativa che possa portare ad un dialogo che persegua la pace.

Sfortunatamente molti analisti e giornalisti si sono già dimenticati che negli anni '80 le FARC provarono a uscire dalla sola lotta armata e fondarono un partito legale al 100% che si chiamava Unión Patriótica. Il partito fu eliminato fisicamente dai paramilitari da sempre legati alla cupola che governa da anni il paese: si parla di circa 350 dirigenti dell'Unión Patriótica e 5000 militanti che furono uccisi senza pietà ed in pochissimi anni.

Secondo le indiscrezioni sulle ultime indicazioni di Marulanda prima della sua morte, le FARC dovrebbero cercare di dimostrare la massima disponibilità nella liberazione dei circa 700 ostaggi che ancora oggi hanno con loro. Ma forse, a non perseguire la fine della guerra non sono solo le FARC ma anche il governo di Uribe; la dimostrazione la abbiamo avuta quando a pochi giorni dalla liberazione di 4 ostaggi il governo colombiano ha ordinato l'operazione militare per uccidere il numero due Raul Reyes.

Con le poche e frammentarie informazioni che sono giunte a noi adesso possiamo solo attendere che le decisioni delle FARC e del governo Uribe si tramutino in fatti per poterle raccontare ed esaminare nel miglior modo possibile.

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