Nei pressi della cittadina di Toribio, in Colombia, dall'inizio di marzo 2008 si hanno notizie di scontri tra esercito e guerriglieri FARC. Toribio si trova nel cuore del territorio indigeno del popolo dei Nasa; questo popolo antichissimo basa la propria vita sulla ricerca dell'armonia fra uomo e natura, rifiuta ogni forma di violenza e cerca di salvare la propria cultura ancestrale, imponendosi un costruttivo rapporto con la modernità.
Il popolo Nasa entrò in contatto con gli spagnoli nel 1637 che immediatamente imposero il pagamento di un tributo per la corona. La prima rivolta armata contro l'invasore avvenne quando fu ucciso un Nasa che si rifiutava di obbedire; la madre della vittima divenne la donna guerriero che guidò il popolo contro gli spagnoli. Passata alla storia come La Gaitana, riuscì a catturare Anazco, gli cavò gli occhi, come narra la legenda, e poi lo uccise.
La prima 'resistenza politica' fu nel 1670, sotto Juan Tama, che inviò una petizione alla corona perchè si creassero i primi resguardos (riserve) per i Nasa, noti come Los Cinco Pueblos.
Nel 1701, le autorità indigene, i cabildos, furono per la prima volta riconosciute, ma non sempre concretamente, mentre la proprietà delle terre rimaneva nelle mani delle oligarchie spagnole locali che usurpavano i resguardos.
L'indipendenza della Colombia dalla corona spagnola nel 1810 fu un passo indietro per i Nasa, dal momento che il movimento indipendentista era intenzionato a distruggere i resguardos, perchè pensavano che “gli indigeni non sanno governarsi, parlano la lingua del diavolo, le loro terre rimangono incolte''. Furono così create haciendas in territorio Nasa; ai Nasa furono offerte terre da coltivare in cambio del pagamento di un affitto. Divennero così terrajeros, braccianti su quella che un tempo era stata la loro terra.
Simon Bolivar ordinò, nel 1820, alle haciendas di abbandonare i resguardos ed esonerò i Nasa dal servizio militare. Nel 1890, Bogotà approvò la Legge 89 che riconfermava i diritti indigeni di proprietà sui resguardos.
Nel 1948 la guerra civile in Colombia portò ad una corsa all'accaparramento delle terre indigene, ; un gruppo militare chiamato Los Pajaros appoggiato dai Conservatori, antenati degli odierni paramilitari, cominciò con l'attaccare comunità indigene, riportando quelle terre che erano state riconquistate anni prima, nelle mani di grandi proprietari terrieri. Per tutta risposta, molti Nasa si unirono alla guerriglia liberale che lottava contro i Pajaros e la dittatura militare instaurata nel 1953. Con il ritorno di una democrazia meno formale nel 1960, gli indigeni abbandonarono la guerriglia e promossero petizioni per la restituzione dei terreni usurpati, adoperando la burocrazia nata con la nuova riforma agraria, mentre i guerriglieri comunisti, che sarebbero poi confluiti nel FARC, mantennero le armi.
Dagli anni 70 più di cinquecento leader Nasa furono assassinati dalle FARC, dall'esercito e dai paramilitari.
Oggi la guerra tra FARC ed esercito rende ogni angolo della Colombia teatro di scontri e non fa eccezione l'area dove vivono i Nasa. Fortunatamente la loro natura pacifica, la loro coerenza e la loro arte diplomatica hanno portato gli attori del conflitto colombiano a rispettarli, ma ai loro danni continuano ad essere perpetrati azioni molto gravi.
Nella seconda metà di marzo il popolo dei Nasa è tornato a vivere nella paura e nel terrore.
L'esercito colombiano nel municipio di Toribio ha iniziato ad effettuare perlustrazioni e perquisizioni alla ricerca di guerriglieri e depositi di armi delle FARC perché istruiti da un ex-combattente pentito; in una di queste perquisizioni l'esercito ha scovato una capanna con dentro 1300 bombe. Durante le fasi di accerchiamento del deposito i guerriglieri sono fuggiti appiccando il fuoco, e facendo così deflagrare gran parte degli ordigni che hanno distrutto le dieci abitazioni vicine e ferito molti degli abitanti fortunatamente in modo non grave.
Il giorno successivo a questa esplosione ne è avvenuta un'altra; in questo caso l'esercito ha scovato una fabbrica di ordigni esplosivi e per distruggerla le ha dato fuoco; sfortunatamente nella casa c'era anche un deposito di esplosivo che è saltato in aria provocando la morte di un abitante Nasa ed il ferimento di molti altri abitanti.
Con questi ultimi due episodi circa trecento persone sono dovute sfollare ed hanno trovato rifugio nel centro allestito nel villaggio El Damian. La paura adesso c'è, i Nasa hanno paura che i soldati tornino appiccando altri sconsiderati incendi con la scusa di scovare i nascondigli delle Farc, che altre bombe espodano nel mezzo di villaggi, e che si arrivi ad uno scontro tra FARC ed esercito, come si è già è verificato in passato.
A tutto ciò si somma il timore delle rappresaglie, delle violenze gratuite da parte dell'esercito che li potrebbe accusare di appoggiare la guerriglia.
Sfortunatamente la recrudescenza del conflitto interno colombiano porta aumento della violenza e del numero di azioni militari, il tutto aumenta il numero di violazioni dei diritti umani e la paura nelle persone che sono solo spettatori del conflitto ma che ne diventano, sfortunatamente, protagonisti quando gli scontri entrano nelle loro case
Il popolo Nasa entrò in contatto con gli spagnoli nel 1637 che immediatamente imposero il pagamento di un tributo per la corona. La prima rivolta armata contro l'invasore avvenne quando fu ucciso un Nasa che si rifiutava di obbedire; la madre della vittima divenne la donna guerriero che guidò il popolo contro gli spagnoli. Passata alla storia come La Gaitana, riuscì a catturare Anazco, gli cavò gli occhi, come narra la legenda, e poi lo uccise.
La prima 'resistenza politica' fu nel 1670, sotto Juan Tama, che inviò una petizione alla corona perchè si creassero i primi resguardos (riserve) per i Nasa, noti come Los Cinco Pueblos.
Nel 1701, le autorità indigene, i cabildos, furono per la prima volta riconosciute, ma non sempre concretamente, mentre la proprietà delle terre rimaneva nelle mani delle oligarchie spagnole locali che usurpavano i resguardos.
L'indipendenza della Colombia dalla corona spagnola nel 1810 fu un passo indietro per i Nasa, dal momento che il movimento indipendentista era intenzionato a distruggere i resguardos, perchè pensavano che “gli indigeni non sanno governarsi, parlano la lingua del diavolo, le loro terre rimangono incolte''. Furono così create haciendas in territorio Nasa; ai Nasa furono offerte terre da coltivare in cambio del pagamento di un affitto. Divennero così terrajeros, braccianti su quella che un tempo era stata la loro terra.
Simon Bolivar ordinò, nel 1820, alle haciendas di abbandonare i resguardos ed esonerò i Nasa dal servizio militare. Nel 1890, Bogotà approvò la Legge 89 che riconfermava i diritti indigeni di proprietà sui resguardos.
Nel 1948 la guerra civile in Colombia portò ad una corsa all'accaparramento delle terre indigene, ; un gruppo militare chiamato Los Pajaros appoggiato dai Conservatori, antenati degli odierni paramilitari, cominciò con l'attaccare comunità indigene, riportando quelle terre che erano state riconquistate anni prima, nelle mani di grandi proprietari terrieri. Per tutta risposta, molti Nasa si unirono alla guerriglia liberale che lottava contro i Pajaros e la dittatura militare instaurata nel 1953. Con il ritorno di una democrazia meno formale nel 1960, gli indigeni abbandonarono la guerriglia e promossero petizioni per la restituzione dei terreni usurpati, adoperando la burocrazia nata con la nuova riforma agraria, mentre i guerriglieri comunisti, che sarebbero poi confluiti nel FARC, mantennero le armi.
Dagli anni 70 più di cinquecento leader Nasa furono assassinati dalle FARC, dall'esercito e dai paramilitari.
Oggi la guerra tra FARC ed esercito rende ogni angolo della Colombia teatro di scontri e non fa eccezione l'area dove vivono i Nasa. Fortunatamente la loro natura pacifica, la loro coerenza e la loro arte diplomatica hanno portato gli attori del conflitto colombiano a rispettarli, ma ai loro danni continuano ad essere perpetrati azioni molto gravi.
Nella seconda metà di marzo il popolo dei Nasa è tornato a vivere nella paura e nel terrore.
L'esercito colombiano nel municipio di Toribio ha iniziato ad effettuare perlustrazioni e perquisizioni alla ricerca di guerriglieri e depositi di armi delle FARC perché istruiti da un ex-combattente pentito; in una di queste perquisizioni l'esercito ha scovato una capanna con dentro 1300 bombe. Durante le fasi di accerchiamento del deposito i guerriglieri sono fuggiti appiccando il fuoco, e facendo così deflagrare gran parte degli ordigni che hanno distrutto le dieci abitazioni vicine e ferito molti degli abitanti fortunatamente in modo non grave.
Il giorno successivo a questa esplosione ne è avvenuta un'altra; in questo caso l'esercito ha scovato una fabbrica di ordigni esplosivi e per distruggerla le ha dato fuoco; sfortunatamente nella casa c'era anche un deposito di esplosivo che è saltato in aria provocando la morte di un abitante Nasa ed il ferimento di molti altri abitanti.
Con questi ultimi due episodi circa trecento persone sono dovute sfollare ed hanno trovato rifugio nel centro allestito nel villaggio El Damian. La paura adesso c'è, i Nasa hanno paura che i soldati tornino appiccando altri sconsiderati incendi con la scusa di scovare i nascondigli delle Farc, che altre bombe espodano nel mezzo di villaggi, e che si arrivi ad uno scontro tra FARC ed esercito, come si è già è verificato in passato.
A tutto ciò si somma il timore delle rappresaglie, delle violenze gratuite da parte dell'esercito che li potrebbe accusare di appoggiare la guerriglia.
Sfortunatamente la recrudescenza del conflitto interno colombiano porta aumento della violenza e del numero di azioni militari, il tutto aumenta il numero di violazioni dei diritti umani e la paura nelle persone che sono solo spettatori del conflitto ma che ne diventano, sfortunatamente, protagonisti quando gli scontri entrano nelle loro case
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