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Un forte colpo alla democrazia in Costa Rica
Domenica 8 ottobre 2007 si è svolto il referendum in Costa Rica per approvare il Trattato di Libero Commercio (TLC) con gli USA, che propone di eliminare o ridurre le barriere commerciali tra tutte le nazioni delle Americhe. L'obiettivo principe di questo trattato è quello di garantire e proteggere gli investimenti esteri ; così si stabiliscono dei forti limiti a ciò che i paesi destinatari possono richiedere alle imprese straniere in caso di investimenti nel loro paese. Un esempio può essere quello di non poter obbligare una società straniera ad utilizzare mano d'opera nazionale, materie prime locali e/o reinvestire i loro profitti nel paese dove si insediano. In aggiunta, se uno Stato pregiudica o ostacola un investimento estero, dovrà pagare all'impresa un indennizzo non solamente per l'investimento da questa realizzato, ma anche per i futuri profitti persi. Una società che creda di essere stata danneggiata da una legge di un paese può citare,di fronte a un arbitrato internazionale,tale paese a giudizio; infine alle decisione dell'arbitrato internazionale non possono assistere nè la società civile nè la stampa. Il grave pericolo consiste nel fatto che il contenuto del trattato non si limita a regolare il commercio ma si estende a ben altri temi come i servizi, la proprietà intellettuale e gli acquisti dello Stato. Infine c'è un piccolo punto che rende il trattato sospetto, ed è quello di poter essere accettato o rifiutato dai paesi a cui viene proposto dagli USA e non modificato; con questa condizione si hanno due trattamenti diversi tra chi lo propone e che lo subisce. Lo stato che lo propone detta le regole e non liberalizza lo scambio di merci o elimina le dogane con lo stato che lo subisce, ma pone dei limiti di importazione da quest'ultimo, mentre il promotore è libero di esportare quanto e cosa desidera. Per cui si può concludere che lo stato che accetta il Trattato di Libero Commercio diviene una nuova colonia perché: - la piccola industria non potrà sopravvivere perché non potrà mai sopportare la concorrenza di grandi industrie protette da un impero -la proprietà intellettuale sarà negata perché sarà brevettato tutto il possibile per avere il monopolio di vendita di qualunque prodotto. Per esempio i contadini saranno obbligati a pagare e consumare i semi transgenici prodotti negli USA e dannosi per l'ambiente e l'uomo.
- I laboratori farmaceutici non potranno creare medicine generiche i cui componenti si trovano disponibili sul mercato; ma la popolazione sarà costretta ad acquistare i farmaci a prezzi maggiori ma di marca e brevettati dalle corporazioni multinazionali.
Mentre lo stato che si rifiuti di accettare il TLC subisce ritorsioni economiche che iniziano con il blocco dei finanziamenti fino ad arrivare ad un vero e proprio embargo commerciale. Ritornando al voto in Costa Rica le irregolarità che hanno minato la democrazia di questo piccolo stato Centro Americano sono iniziate prima del 8 ottobre e cioè in campagna elettorale. Il governo ha intimidito la popolazione con campagne mediatiche, pagate da Washington, in cui si annunciavano conseguenze nefaste per il paese e per l'economia. Gli organi di informazione sono stati pagati profumatamente per mettere in luce solamente i vantaggi del TLC e non per dare la giusta informazione alla popolazione o allo schieramento del NO. Il governo ha poi violato la norma del silenzio che proibisce di fare propagande elettorale due giorni prima della data del voto. C'è stata anche l'inusuale ingerenza degli Stati Uniti, che con un comunicato firmato dal presidente George W.Bush, ha intimato di cancellare San José dall'Iniziativa della Conca del Caribe nel caso fosse stato rifiutato l'accordo commerciale con Washington. Il giorno delle votazioni si sono registrate intimidazioni agli elettori che si recavano alle urne fino all'acquisto del voto! Varie associazioni che si battono contro il TLC hanno fatto ricorso al Tribunale Supremo delle Elezioni ma il silenzio che hanno avuto come risposta rende intuibile la loro complicità di fronte a queste violazioni. Lo spoglio delle schede sembra aver registrato delle anomalie ma non ci sono prove concrete per dimostrarlo, solo congetture e sospetti; così il fronte del SI al Trattato di libero Commercio ha strappato dopo varie pressioni e ingerenze il 51,6%, e il popolo del Costa Rica ha ratificato il TLC. L'unica cosa che adesso possiamo sperare è che il Tribunale Supremo delle Elezioni si pronunci a favore di chi ha esposto il problema e si possa votare nuovamente seguendo le regole; inoltre speriamo che tutti i movimenti sociali del continente Latino Americano continuino a lottare ed a scontrarsi contro il TLC neoliberista che affossa gli stati invece di aiutarli a svilupparsi
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