In Guatemala e negli Stati uniti da alcuni anni circolavano indiscrezioni su esperimenti scientifici condotti su circa 700 guatemaltechi da parte di un gruppo di medici statunitensi tra il 1946 e il 1948 . Queste indiscrezioni sono sempre state dichiarate dal governo USA come infondate fino all'inizio dell'ottobre 2010 quando il governo degli Stati Uniti hanno ammesso il proprio coinvolgimento.
I guatemaltechi prescelti per i test( erano soldati, prostitute, contadini e malati psichici) erano ignari di essere diventati cavie per testare la validità della penicillina nelle malattie a trasmissione sessuale. Il dottor John Cutler, ricercatore del dipartimento di Salute Usa, decise di infettare circa settecento persone con sifilide e gonorrea per poi monitorarne il decorso clinico.
La scoperta degli esperimenti del dipartimento di Salute Usa è stata fatta da Susan Reverby, una ricercatrice del Wellesley College del Massachusetts. Dalle ricerche effettuate recentemente si conosce il destino di solo 71 persone, infettate dall'equipe del dottor John Cutler, che sarebbero morte durante la sperimentazione, mentre per le altre seicentotrenta persone non se ne conosce la sorte.
Il governo Colom ha proposto la creazione di una Commissione di esperti per valutare la possibilità di richiedere un risarcimento per le vittime ed i familiari, ignari, di questi test. La Procuraduría de los Derechos Humanos ha chiesto ai sopravvissuti o ai discendenti delle vittime dei test statunitensi di presentarsi nei propri uffici per iniziare ad istruire le cause per le quali forniranno assistenza legale.
L'avvocato guatemalteco Amílcar Pop ha dichiarato in una intervista che "questi comportamenti devono essere condannati e indagati in un regolare processo. E' necessario ripudiare l'accaduto e condannare questo tipo di attività. L'umanità si è evoluta e questa azioni non devono essere più tollerati da nessun punto di vista. Quanto fatto dagli Stati Uniti rientra nei delitti di lesa umanità".
L'ex ministro degli esteri, Gabriel Orellana, ha sollevato un forte interrogativo in una sua dichiarazione nella quale sottolinea che ciò che è accaduto è un abuso ingiustificabile ma "se il governo (tra il 1945 ed il 1951 il presidente era il filo-statunitense Juan José Arévalo Bermejo) vistò l'esperimento, con quale legittimità chiediamo un risarcimento?".
Adesso il popolo guatemalteco attende di conoscere i responsabili e se il proprio governo avallò gli sperimenti.
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