L'ex-presidente argentino e marito dell’attuale presidente Cristina Fernández, Néstor Kirchner, è morto il 27 ottobre 2010 a Calafate (cittadina nel sud del paese).
La morte è sopraggiunta per un arresto cardiaco mentre era ricoverato, questo era il terzo ricovero in pochi mesi, per le sue non confortanti condizioni di salute sempre dovute a problemi cardiaci
Kirchner nacque a Rio Gallegos, 25 febbraio 1950, e da giovane aderì al movimento peronista (Juventud Peronista) in un gruppo che si opponeva al governo militare. Kirchner studiò legge all'Università Nazionale di La Plata laureandosi nel 1976 ed in questo anno incontrò la futura moglie Cristina de Fernandez. Fù eletto sindaco di Río Gallegos nel 1987 e alla fine del suo mandato si insediò come governatore nello stato di Santa Cruz, nel 1991, dovette far fronte ad un enorme deficit commerciale di circa 1,3 miliardi di dollari che riuscì a ripianare nei suoi dieci anni di governo. Durante il suo mandato non risanò solo il debito ma riuscì a riportare i conti dello stato in attivo.
Kirchner divenne presidente il 25 maggio del 2003, dopo la disastrosa esperienza neo liberista guidata dai vari Carlos Menem e Eduardo Duhalde, ponendo l'accento sulla valorizzazione del lavoro, della giustizia, della produzione, dell'equità sociale, della salute e dell'educazione. Durante il suo mandato presidenziale. Tra i suoi contributi fondamentali vi fu l’abrogazione delle leggi di impunità verso la dittatura militare e l’apertura di migliaia di processi contro le violazioni di diritti umani durante l’ultima dittatura (1976-1983) che causò 30.000 desaparecidos.
Quando, nel 2007, terminò il suo mandato presidenziale si dedicò allo sviluppo del suo partito dell'integrazione dei paesi sud americani che lo ha portato a diventare dal maggio 2010 il segretario generale di UNASUR, l’Unione delle Nazioni Sudamericane.
Durante la sua presidenza, Kirchner, riuscì a liberarsi dai ricatti del FMI (Fondo Monetario Internazionale) ed a riguadagnare la sovranità nazionale in ambito economico anche grazie all'apporto economico/politico del presidente brasiliano Lula da Silva e del venezuelano Hugo Chávez. Con l'indipendenza dal FMI arrivarono anche alcune nazionalizzazioni di industrie ed alcuni servizi che negli anni prima erano stati svenduti.
La morte di Néstor Kirchner crea grandi dubbi ed incertezze nel quadro politico del sud america. Il primo è sicuramente legato a chi sarà il candidato alle elezioni presidenziali di fine 2011 che dovrà consegnare all'Argentina il successore di Cristina Fernández. Altro scenario importante è quello che vede protagonista l'America Latina che dovrà superare, per la prima volta, la scomparsa di un importante figura che quotidianamente si è impegnato per lo sviluppo delle relazioni economiche e soprattutto politiche e sociali.
Nessun commento:
Posta un commento