sabato 10 aprile 2010

Il petrolio delle Malvinas

A largo delle isole Malvinas secondo gli studi di alcuni esperti sembra che vi siano giacimenti di petrolio pari a 60 miliardi di barili. Dopo questa scoperta il governo britannico, che ha la sovranità dell'arcipelago, ha deciso di iniziare l'estrazione dell'oro nero e per questo ha inviato una piattaforma petrolifera a circa 100 km a nord delle Malvinas che è arrivata a destinazione alla fine di febbraio del 2010.
La piattaforma dovrebbe essere allestita e quindi iniziare le sue operazioni di trivellazione ed estrazione del petrolio entro la prima metà del 2010.

La decisione di sfruttare i giacimenti petroliferi delle Malvinas da parte del governo britannico ha scatenato le reazioni del governo argentino. Lo scontro politico sull'oro nero ha riaccendere la disputa, mai totalmente sopita, tra i due paesi per la sovranità dell'arcipelago sfociata nel marzo 1982 con l'invasione Argentina e la successiva risposta Britannica che nel giugno 1982 completò al riconquista delle Malvinas.

Il governo argentino ha ordinato di inasprire i controlli oltre a richiedere un'autorizzazione preventiva per tutte le imbarcazioni che sono dirette alle Malvinas e che transitano nelle proprie acque territoriali; inoltre la presidenta Cristina Fernandez ha protestato formalmente con il primo ministro Gordon Brown accusandolo di violare della sovranità territoriale dell'Argentina.
Il Ministro degli Esteri britannico David Miliband ha risposto dichiarando che "le operazione di preparazione ed estrazione del greggio è completamente in conforme al diritto internazionale. Inoltre tutte le operazioni che verranno effettuate sulla piattaforma saranno monitorate per assicurare la sicurezza degli abitanti delle isole Falkland."

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