Nelle foreste amazzonica del Chaco, in Paraguay, vive una popolazione che oggi conta poco più di cinquemila persone divise in varie tribù, sono gli Ayoreo.
Il popolo degli Ayoreo ha avuto i primi contatti con "l'uomo bianco" negli anni quaranta; da quel momento gli agricoltori e le società agricole hanno tentato varie volte di occupare il loro territorio ancestrale. Varie volte gli Ayoreo furono attaccati, uccisi e nel migliore dei casi obbligati ad abbandonare la propria terra. Addirittura nel 1979 e nel 1986 furono organizzate vere e proprie battute di caccia, dal New Tribe Mission, per appropriarsi delle loro terre.
Il contatto con l'uomo occidentale ha portato anche molte malattie a loro conosciute che gli hanno decimati.
L'invasione della foresta dei Ayoreo sta continuando anche oggi ed è sempre più minacciosa; la multinazionale agricola brasiliana, Yaguarete Pora, sta disboscando selvaggiamente l'area del Chaco.
L'Ong Survival International, che si occupa di tutelare i popoli indigeni, si è attivata ed ha chiesto ed ottenuto dal ministero dell'Ambiente paraguyano la revoca della licenza di sfruttamento dell'area alla multinazionale brasiliana.
Subita questa inattesa battuta di arresto la Yaguarete ha presentato un nuovo progetto per lo sfruttamento della foresta del Chaco in cui si impegnerebbe a creare una riserva di circa 16.000 ettari dove potrebbero continuare a "vivere" le popolazioni ancestrali mentre gli altri 62.000 ettari sarebbero disboscati per creare pascoli per il bestiame.
Questo progetto di falsa "tutela del territorio" deve essere fatto conoscere e bloccato. Le popolazioni Ayoreo devono avere la possibilità di continuare a vivere con le loro usanze, i loro costumi e la loro cultura senza che siano costretti a fuggire davanti ai bulldozer, dei famelici uomini "civili", che loro chiamano il "mostro con la pelle di metallo".
Il popolo degli Ayoreo ha avuto i primi contatti con "l'uomo bianco" negli anni quaranta; da quel momento gli agricoltori e le società agricole hanno tentato varie volte di occupare il loro territorio ancestrale. Varie volte gli Ayoreo furono attaccati, uccisi e nel migliore dei casi obbligati ad abbandonare la propria terra. Addirittura nel 1979 e nel 1986 furono organizzate vere e proprie battute di caccia, dal New Tribe Mission, per appropriarsi delle loro terre.
Il contatto con l'uomo occidentale ha portato anche molte malattie a loro conosciute che gli hanno decimati.
L'invasione della foresta dei Ayoreo sta continuando anche oggi ed è sempre più minacciosa; la multinazionale agricola brasiliana, Yaguarete Pora, sta disboscando selvaggiamente l'area del Chaco.
L'Ong Survival International, che si occupa di tutelare i popoli indigeni, si è attivata ed ha chiesto ed ottenuto dal ministero dell'Ambiente paraguyano la revoca della licenza di sfruttamento dell'area alla multinazionale brasiliana.
Subita questa inattesa battuta di arresto la Yaguarete ha presentato un nuovo progetto per lo sfruttamento della foresta del Chaco in cui si impegnerebbe a creare una riserva di circa 16.000 ettari dove potrebbero continuare a "vivere" le popolazioni ancestrali mentre gli altri 62.000 ettari sarebbero disboscati per creare pascoli per il bestiame.
Questo progetto di falsa "tutela del territorio" deve essere fatto conoscere e bloccato. Le popolazioni Ayoreo devono avere la possibilità di continuare a vivere con le loro usanze, i loro costumi e la loro cultura senza che siano costretti a fuggire davanti ai bulldozer, dei famelici uomini "civili", che loro chiamano il "mostro con la pelle di metallo".
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