Il 20 dicembre del 1989 l'esercito Statunitense, dopo l'ordine di George Bush padre, invase lo stato di Panama.
Nella capitale panamense il 20 dicembre 2009 si è svolta una manifestazione che oltre a commemorare l'invasione statunitense chiedeva, a gran voce, l'istituzione di una commissione su gli omicidi (circa quattromila) e sui numerosissimi crimini di guerra causati dai militari che invasero il piccolo paese centro americano.
Il motivo, di facciata, dell'invasione fu quella di arrestare il Generale Manuel Noriega che era accusato di essere un potente narcotrafficante; ma la vera causa è da ricercare nel fatto che Noriega stava diventando un ostacolo per la politica estera nell'area centro americane degli USA.
Noriega divenne presidente nel 1983 grazie ad un colpo di stato, che fu appoggiato dalla CIA, ed alcuni anni dopo la sua salita al potere cambiò rotta. Noriega si allontanò dalle posizioni filo americane chiudendo la Escuela de las Americas, tristemente famosa perché era il luogo dove si addestravano gli aguzzini degli oppositori latino americani e la mancata concessione del suolo panamense per supportare i Contras in Nicaragua.
A venti anni di distanza da quella sanguinosa invasione il neo presidente conservatore, Martinelli, ne sta preparando un'altra grazie alla ratifica del Plan Mérida che prevede il finanziamento di programmi militari come l'addestramento delle forze di polizia che dovrebbero combattere il narcotraffico. Il Plan Mérida comprende anche un accordo per la costruzione di undici basi aeree che serviranno per pattugliare i cieli panamensi alla ricerca di aerei carichi di droga. La prima base militare è stata completata agli inizi del dicembre 2009 nella Isla Chapera e le altre dieci dovrebbero essere pronte entro fine 2013.
Martinelli ha dichiarato che le basi aeree saranno gestite "dalle forze di sicurezza nazionali, senza nessuna presenza o intervento esterno", ma risulta arduo pensare che gli USA si lascino sfuggire un'occasione così ghiotta per potersi riappropriare del controllo del ricco canale di Panama, perso nel 1977 con i trattati Torrijos-Carter, e dell'area centro americana.
Nella capitale panamense il 20 dicembre 2009 si è svolta una manifestazione che oltre a commemorare l'invasione statunitense chiedeva, a gran voce, l'istituzione di una commissione su gli omicidi (circa quattromila) e sui numerosissimi crimini di guerra causati dai militari che invasero il piccolo paese centro americano.
Il motivo, di facciata, dell'invasione fu quella di arrestare il Generale Manuel Noriega che era accusato di essere un potente narcotrafficante; ma la vera causa è da ricercare nel fatto che Noriega stava diventando un ostacolo per la politica estera nell'area centro americane degli USA.
Noriega divenne presidente nel 1983 grazie ad un colpo di stato, che fu appoggiato dalla CIA, ed alcuni anni dopo la sua salita al potere cambiò rotta. Noriega si allontanò dalle posizioni filo americane chiudendo la Escuela de las Americas, tristemente famosa perché era il luogo dove si addestravano gli aguzzini degli oppositori latino americani e la mancata concessione del suolo panamense per supportare i Contras in Nicaragua.
A venti anni di distanza da quella sanguinosa invasione il neo presidente conservatore, Martinelli, ne sta preparando un'altra grazie alla ratifica del Plan Mérida che prevede il finanziamento di programmi militari come l'addestramento delle forze di polizia che dovrebbero combattere il narcotraffico. Il Plan Mérida comprende anche un accordo per la costruzione di undici basi aeree che serviranno per pattugliare i cieli panamensi alla ricerca di aerei carichi di droga. La prima base militare è stata completata agli inizi del dicembre 2009 nella Isla Chapera e le altre dieci dovrebbero essere pronte entro fine 2013.
Martinelli ha dichiarato che le basi aeree saranno gestite "dalle forze di sicurezza nazionali, senza nessuna presenza o intervento esterno", ma risulta arduo pensare che gli USA si lascino sfuggire un'occasione così ghiotta per potersi riappropriare del controllo del ricco canale di Panama, perso nel 1977 con i trattati Torrijos-Carter, e dell'area centro americana.
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