sabato 9 febbraio 2008

Central Única de Trabajadores de Chile

La manifestazione organizzata dal CUT1 (Central Única de Trabajadores de Chile) per fine agosto aveva il fine di protestare e denunciare l'economia globalizzata che ha instaurato un regime selvaggio senza precedenti emarginando ed escludendo la popolazione più povera dai diritti fondamentali, aumentando il divario tra ricchi e poveri, diminuendo i diritti sindacali che i lavoratori e lavoratrici cileni si erano conquistati con la dura lotta.

La Dichiarazione Pubblica del CUT continua denunciando il lavoro non regolamentato che toglie la dignità a uomini e donne che vengono sfruttate ed umiliate; conclude affermando con forza che i Cileni hanno diritto a vivere in un paese che offra oppurtunità, giustizia, pari diritti e uno stato sociale che possa aiutare e garantire i diritti del popolo Cileno.

I dati parlano chiaro da quando 34 anni fa il governo di salvador Allende è stato rovesciato dal Dittatore Pinochet il Chile ha seguito alla lettera il modello neoliberale. La disoccupazione e al 7% ma la metà della popolazione Cilena non ha di fatto il diritto alla salute ed istruzione che non può pagare dato che sono completamente privati.

La manifestazione che ha richaimato una folla numerosissima è stata soffocata dalla polizia con il lancio di lacrimogeni e manganellate, un carabineros ha colpito alcune volte un Senatore, Alejandro Navarro eletto per il partito socialista che partecipava alla manifestazione assieme ai lavoratori.

Il giorno successivo il carabineros fotografato mentre manganellava il senatore ha chiesto scusa ed il politico le ha accettate, pur sottolineando che “è stato un vile colpo alle spalle”.

La repressione attuata dalle forze dell'ordine ha portato all'arresto di 760 manifestanti ed ha riportato alla mente le repressioni che attuava Pinochet durante la sua dittatura; e pensare che l'intervento della polizia è stato ordinato dalla presidentessa "socialista" Michelle Bachelet che fu un'esiliata politica e figlia di un ex-generale assassinato da Pinochet.

Che aggiungere se non che i Lavoratori Cileni sono ancora "vivi e combattivi" perché sono riusciti ad organizzarsi e manifestare anche dopo 34 anni di frustrazioni e repressioni; per concludere c'è da pensare e molto su come la signora Michelle Bachelet eletta in una coalizione di sinistra si sia subito allineata alla vecchia politica che ha governato il Cile negli ultimi 3 decenni.

1Central Única de Trabajadores de Chile (CUT) è la confederazione dei lavoratori cileni, questo sindacato riunisce dal 1952 i seguenti sindacati:Confederación de Trabajadores de Chile (CTCH), ovimiento Unitario Nacional de Trabajadores (MUNT), Comité Relacionador de Unidad Sindical (CRUS), Junta Nacional de Empleados de Chile (JUNECH) e il Movimiento de Unidad Sindical (MUS).
Il fine di questa confederazione è l'organizzazione di tutti i lavoratori e lavoratrici per la lotta contro lo sfruttameno dell'uomo e per il raggiungimento del socialismo.
Il CUT fu un interlocutore importante per il governo di Salvador Allende che nel settembre del 1973 lo riconobbe come persona giuridica tramite decreto e grazie a questo potè usufruire di alcuni finanziamenti. Sempre Allende fece partecipare il CUT alla pianificazione economica e sociale del paese.
Il golpe di Pinochet eliminò il riconoscimento di persona giuridica e confiscò tutti i suoi beni oltre ad ostreggiare e reprimere ogni sua iniziativa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il blog. Penso che ti passerò a visitare tante altre volte.

Marco

Daniele F. ha detto...

Grazie per i complimenti e spero di non deludere le attese.
A presto