La Corte Costituzionale guatemalteca ha temporaneamente sospeso l'entrata in vigore di una legge controversa nota come "ley Monsanto" che mira a regolamentare i diritti di proprietà intellettuale in varietà vegetali accogliendo il ricorso presentato dall'Alleanza Nazionale per la Protezione della Biodiversità che sostiene l'incostituzionalità del provvedimento perché viola i diritti dei popoli e risponde solamente agli interessi delle multinazionali.
Questa legge sulla protezione delle varietà vegetali è stato uno degli impegni assunti insieme al Guatemala ed è parte degli accordi di libero commercio (NAFTA firmato nel 2005 tra Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Repubblica Dominicana e Stati Uniti).
La legge è stata duramente criticata dalle organizzazioni ambientaliste e sociali che si sono rivolte alla Corte Costituzionali per cercare di bloccarla. La legge secondo gli oppositori favorirà solamente le multinazionali (Monsanto, Duwest, Dupont, Bayer e Syngenta) che riusciranno ad avere il controllo tramite i brevetti su ogni semente modificato o classificato geneticamente e ciò obbligherà i piccoli commercianti o agricoltori a comprare i semi di questi grandi aziende.
Sempre secondo le organizzazioni ambientaliste e sociali la legge permette alle multinazionali di gestire le sementi e mettere a repentaglio la sovranità alimentare del Paese.
Con questa legge, figlia degli accordi del NAFTA, gli USA impongono alle popolazioni che coltivano le terre da migliaia di anni di pagare per la loro eredità culturale e per la propria storia.
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