venerdì 3 settembre 2010

Lo scempio di Belo Monte

C'è un progetto, denominato Belo Monte, per costruire una enorme centrale idroelettrica sul fiume Xingú nella regione del Parà in Brasile. Il progetto prevede di utilizzare il dislivello di circa 90 metri che il corso d'acqua ha nel luogo chiamato la Volta Grande che si estende per poco più di 100 km; la centrale avrà una potenza minima di 11.500 megawatt dato che nel periodo delle piogge la portata passa da 1.000 metri cubi al secondo a circa ventimila; per questo motivo la centrale idroelettrica non sarà l'unica diga ma ne serviranno altre a monte, si crede un minimo di due, per regolarizzare il flusso dell'acqua.

Nello Studio di Impatto Ambientale del progetto Belo Monte si può leggere che la costruzione delle dighe porteranno le acque del fiume a sommergere le case di circa 50000 persone tra gli abitanti del villaggio di Altamira e delle zone rurali circostanti.

La devastazione che produrrà la costruzione della diga Belo Monte è stata descritta da un gruppo di 40 ricercatori che si sono riuniti e che hanno stilato un documento in cui criticano ferocemente l'approssimativo Studio dei Impatto Ambientale, le sue omissioni e gli errori commessi ad hoc per far approvare il progetto. I 40 ricercatori affermano che nello studio non si fa riferimento alla possibile estinzione delle numerose specie animali e vegetali che popolano l'area e che esistono solo qui perché le dighe e le deviazioni del fiume diminuiranno violentemente l'afflusso di acqua.
Inoltre nelle terre dove sorgeranno i bacini artificiali attualmente sono abitate da circa 25 popolazioni indigene (circa 15000 persone) che dovranno abbandonare l'area con la quasi certezza dell'estinzione.

L'area in cui sorgerà la centrale di Belo Monte nel 2004, infatti fu dichiarata Riserva estrattiva (Resex) Riozinho do Anfrísio tramite un decreto emanato dal presidente Lula per cercare di preservare l'habitat e per bloccare le continue scorribande dei pistoleiros assoldati dalle aziende che vorrebbero espandersi furono inviati dal presidente anche dei militari.
Lula nel 2004 si fece promotore della protezione ambientale dando forza a chi combatteva contro le multinazionali che cercavano di prosciugare le ricchezze del territorio brasiliano. Oggi invece davanti ad progetto così vasto ed importante pare che il presidente abbia deciso di non mantenere fede ai suoi vecchi intenti.

Il progetto Belo Monte è un nuovo passo verso la distruzione dell'ecosistema amazzonico, fondamentale sia per il Brasile sia per il resto del mondo, dato il progetto Belo Monte stravolgerà il corso del Xingú non solo con il cemento usato per costruire le dighe ma anche per l'asfalto che verrà utilizzato per portare i materiali e che andrà ad ampliare la Transamazzonica.

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