Domenica 15 febbraio in Venezuela si è svolto un nuovo referendum costituzionale per l'approvazione di un nuovo articolo che non limita il numero di volte in cui il presidente ed i governatori possono ricoprire l'incarico; quindi Chávez potrà presentarsi alle prossime elezione presidenziali.
Al referendum hanno votato a favore 6.003.594, il 54,36%, contro 5.040.082 il 45,63% mentre l'astensionismo è aumentato arrivando al 33% della popolazione.
La notizia che i mass media occidentali hanno divulgato distorce notevolmente la realtà dato che dai titoli dei giornali italiani ed europei si parlava di "elezione a vita", "Chávez sarà presidente a vita" fino a arrivare a "Chávez dittatore a vita".
Ci sono alcuni aspetti da sottolineare: il primo è che il referendum si è svolto dopo una campagna elettorale senza violenze, la giornata delle votazioni è stata tranquilla e corretta come riportato da vari organi internazionali che hanno vigilato sul voto.
Altro aspetto fondamentale, che molti media non ricordano, è che la modifica costituzionale è stata approvata dal popolo. Terzo punto, e non meno importante, da mettere in luce è quello che Chávez o altri presidenti extra-occidentali devono avere un limite di mandati perché altrimenti si grida alla dittatura mentre i nostri Silvio Berlusconi, Gordon Brown, Angela Merkel e José Luís Rodríguez Zapatero possono candidarsi alla guida del loro paese quante volte desiderano.
I media occidentali dovrebbero informare i propri lettori e non inventare le notizie per smuovere l'opinione pubblica secondo il loro dubbio gusto. Sfortunatamente non vi è stato nessuno giornalista che ha esaminato il risultato del referendum, che si sia chiesto cosa ha fatto Chávez per il Venezuela in questi dieci anni di governo democratico, come potrà reagire l'economia venezuelana ad un abbassamento notevole del costo delle materie prime (petrolio) dopo gli alti prezzi del 2007 e del 2008, come si è trasformato il paese ed i suoi apparati economici e politici, cosa propone l'opposizione ed infine cosa pensano i venezuelani di Chávez e di un eventuale terzo mandato presidenziale.
Questo sono domande a cui è difficile rispondere ma si può e si deve provare a dare una risposta iniziando da un'analisi critica della realtà venezuelana, non travisata e manipolata, senza pregiudizi.
Al referendum hanno votato a favore 6.003.594, il 54,36%, contro 5.040.082 il 45,63% mentre l'astensionismo è aumentato arrivando al 33% della popolazione.
La notizia che i mass media occidentali hanno divulgato distorce notevolmente la realtà dato che dai titoli dei giornali italiani ed europei si parlava di "elezione a vita", "Chávez sarà presidente a vita" fino a arrivare a "Chávez dittatore a vita".
Ci sono alcuni aspetti da sottolineare: il primo è che il referendum si è svolto dopo una campagna elettorale senza violenze, la giornata delle votazioni è stata tranquilla e corretta come riportato da vari organi internazionali che hanno vigilato sul voto.
Altro aspetto fondamentale, che molti media non ricordano, è che la modifica costituzionale è stata approvata dal popolo. Terzo punto, e non meno importante, da mettere in luce è quello che Chávez o altri presidenti extra-occidentali devono avere un limite di mandati perché altrimenti si grida alla dittatura mentre i nostri Silvio Berlusconi, Gordon Brown, Angela Merkel e José Luís Rodríguez Zapatero possono candidarsi alla guida del loro paese quante volte desiderano.
I media occidentali dovrebbero informare i propri lettori e non inventare le notizie per smuovere l'opinione pubblica secondo il loro dubbio gusto. Sfortunatamente non vi è stato nessuno giornalista che ha esaminato il risultato del referendum, che si sia chiesto cosa ha fatto Chávez per il Venezuela in questi dieci anni di governo democratico, come potrà reagire l'economia venezuelana ad un abbassamento notevole del costo delle materie prime (petrolio) dopo gli alti prezzi del 2007 e del 2008, come si è trasformato il paese ed i suoi apparati economici e politici, cosa propone l'opposizione ed infine cosa pensano i venezuelani di Chávez e di un eventuale terzo mandato presidenziale.
Questo sono domande a cui è difficile rispondere ma si può e si deve provare a dare una risposta iniziando da un'analisi critica della realtà venezuelana, non travisata e manipolata, senza pregiudizi.
Nessun commento:
Posta un commento