Il senato boliviano ha approvato a metà maggio 2008 la legge che permette al presidente della Bolivia di indire un referendum che revoca il mandato presidenziale e quello dei nove governatori delle province.
Per revocare il mandato presidenziale i voti contro il presidente in carica dovranno essere superiori a quelli che ha avuto al momento della sua elezione; nel caso di Morales dovranno superare il 53,7% di preferenze con cui fu eletto.
Con l'approvazione di questa legge Evo Morales (presidente della Bolivia) a breve dovrebbe convocare il referendum che si dovrebbe svolgere 3 mesi dopo.
Se dalla consultazione uscisse vincente l'attuale opposizione (quella che ha indetto e svolto un referendum illegale per la secessione delle provincie più ricche della Bolivia (link a post) ed appoggiata dagli Stati Uniti) si potrebbe porre fine alla crisi politica e sociale del paese, ma si bloccherebbero anche gli enormi passi avanti compiuti fino ad ora sulla strada che ha portato il paese all'unità nazionale ed allearsi con gli altri Stati progressisti del continente.
Per revocare il mandato presidenziale i voti contro il presidente in carica dovranno essere superiori a quelli che ha avuto al momento della sua elezione; nel caso di Morales dovranno superare il 53,7% di preferenze con cui fu eletto.
Con l'approvazione di questa legge Evo Morales (presidente della Bolivia) a breve dovrebbe convocare il referendum che si dovrebbe svolgere 3 mesi dopo.
Se dalla consultazione uscisse vincente l'attuale opposizione (quella che ha indetto e svolto un referendum illegale per la secessione delle provincie più ricche della Bolivia (link a post) ed appoggiata dagli Stati Uniti) si potrebbe porre fine alla crisi politica e sociale del paese, ma si bloccherebbero anche gli enormi passi avanti compiuti fino ad ora sulla strada che ha portato il paese all'unità nazionale ed allearsi con gli altri Stati progressisti del continente.
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