lunedì 22 dicembre 2014

Guatemala: la tenacia del popolo maya Achi

La costruzione della diga di Chixoy in Guatemala ha portato con se anche una violenta repressione verso le popolazioni maya che si opponevano al progetto.
L'opera risale ai primi anni Ottanta e obbligò circa 4.000 persone, della popolazione maya Achi, ad abbandonare le proprie terre e portò alla morte di 444 maya Achi che si opposero ai piani di sviluppo dettati dalla dittatura militare o al reinsediamento forzato.

I maya Achi una volta costretti ad abbandonare le proprie terre sono stati costretti a vivere nell'estrema povertà oltre che nell'oblio dello Stato che ha violato numerosissime volte i loro diritti e la ricerca di verità e giustizia. 
La verità è stata accertata con grande chiarezza grazie allo studio indipendente effettuato dal Chixoy Dam Legacy Issues Study nel 2005 in cui rese pubbliche le prove, raccolte negli anni, con le quali furono collegate le violenze subite dal popolo Achi alla costruzione della diga, finanziata dalla Banca mondiale e dalla Banca interamericana per lo sviluppo, in maniera inequivocabile.

Nel 2006 il governo avviò i negoziati con l’associazione delle vittime di Chixoy (Cocahich) per risarcire le vittime ed i familiari delle persone torturate e poi uccise o desaparecide.
I negoziati sono continuati fino al 2010 anno in cui fu raggiunto l'accordo che però fu sottoscritto solo dal Cocahich ma non dal governo guatemalteco che si rifiutò di firmare e di conseguenza si sottrasse alle proprie responsabilità.
Dopo altri 4 anni di pressioni e manifestazioni il governo ha accettato di sottoscrivere l’accordo legale per il risarcimento delle vittime di Chixoy; in questo accordo il governo, che dovrà essere ratificato dal parlamento entro la fine del 2014, si impegna a stanziare 154 milioni di dollari alle famiglie maya, a restituire le terre sottratte illegittimamente e ricostruire case e ospedali distrutti per fare spazio alla diga. 

Dopo più di 30 anni, grazie alla tenacia del Cocahich lo stato guatemalteco, con la firma dell'accordo, si riconosce formalmente responsabile delle violenze subite dalle popolazioni maya Achi.

Nessun commento: