I governatori di Chubut e Santa Cruz in Argentina hanno revocato le concessioni petrolifere alla compagnia spagnola Repsol per gravi violazioni degli accordi per quanto riguarda la conservazione ambientale e gli investimenti accessori all'estrazione del petrolio.
Repsol nega ogni violazione a loro carico ed afferma che la diminuzione degli investimenti sono causati dalla diminuzione della produzione di greggio a causa della crisi economica mondiale.
La legge utilizzata dai due governatori è quella del Ofepphi (Organizzazione federale delle Province produttrici di Idrocarburi) che permette la revoca delle concessioni minerarie e petrolifere mettendo l'accento sugli interessi nazionali rispetto a quelli delle compagnie minerarie e petrolifere. In 90 giorni dalla messa in atto della legge i diritti sulle risorse del sottosuolo tornano a completa disposizione delle amministrazioni locali.
Il governatore di Santa Cruz, Daniel Peralta, ha affermato: "E’ ora di dire basta alle direttive che giungono dalla Spagna mirate ad ottenere il petrolio della Patagonia [...] L’applicazione della legge è necessaria per difendere le risorse naturali e l’identità delle due regioni interessate".
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