Il popolo "incontattato" degli Awá sta subendo da molto tempo le pressioni da parte dei grandi allevatori e dei tagliatori di legna abusivi. Secondo le ricerche effettuate nella regione nord-orientale dell’Amazzonia brasiliana da Survival International si stimano in almeno 60 persone appartenenti alla popolazione degli Awá; loro sono cacciatori-raccoglitori nomadi de quindi dipendono esclusivamente dalla foresta che è micciata dall'invasione abusiva di numerosi taglialegna illegali che deforestazione dissennatamente l’Amazzonia per perseguire i loro interessi.
Le pressioni sono sfociate in atti di intimidazione ed all'inizio del 2012, secondo le prove e le testimonianze raccolte dalla Ong brasiliana Cimi e Survival International un gruppo di taglialegna abusivi avrebbero attaccato il popolo Awá ed avrebbero uccioso ardendo vivo un bambino. Dopo questo vile aggressione la popolazione indigena non è più stata avvistata in questa area della foresta Amazzonica; quindi è possibile che siano fuggiti per non incappare nuovamente con i taglialegna.
Le due Ong hanno anche dichiarato che i grandi allevatori e dei tagliatori di legna continuano a rivolgere minacce di morte agli indio ogni volta che li incontreranno nella foresta.
Dopo la denuncia delle due Ong il Funai (il dipartimento agli affari indiani del governo brasiliano) ha aperto un'indagine per capire cosa è accaduto anche se ancora non ha confermato l'uccisione del bambino Awá.
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