giovedì 8 marzo 2012

Mobilitazioni contro la miniera di Conga


La popolazione della regione peruviana di Cajamarca (composta da ambientalisti, contadini, autorità locali) si sono mobilitati da fine 24 novembre 2011 per protestare contro il progetto minerario Conga (situato nel nord-est della regione).

Il progetto Conga sviluppato dalla società Yanacocha, è la miniera d'oro più estesa dell'America ed è sono proprietarie le società Buenaventura (Perù) e Newmont Mining (USA), che investirà più dei 4.000 milioni di dollari per estrarre oro e rame. 
L'opera mineraria devasterà un intero ecosistema composto da lagune alto-andine estese per oltre 34 ettari che permettono di coltivare le terre ed allevare il bestiame alle popolazioni del territorio.
Sfortunatamente la popolazione di Cajamarca si vede costretta a difendere nuovamente la propria regione dalle attività minerarie che già adesso sfruttano e deturpano oltre il 45%.

Il presidente Ollanta Humala il 7 settembre 2011 ha promulgato una legge che obbliga lo stato a consultare le popolazioni prima di poter autorizzare nuove opere; nei decreti attuativi, che sono all'esame del governo, non vi è traccia del vincolo che il consenso popolare dovrebbe avere come indicato dalla giurisprudenza della Corte Interamericana dei Diritti dell'Uomo e dall'articolo 16 della Convezione 169 dell'OIL.
Alla luce di questa legge che ancora non è stata resa effettiva molti abitanti confidavano in una nuova gestione delle conflitto sociale; invece il presidente ha indetto lo stato di emergenza nazionale ed inviato i militari per mettere a tacere le proteste.
Con l'arrivo dell'esercito nella regione il livello di tensione si è acuito anche a causa del formarsi di bande armate (sovvenzionate ed armate dalla Yanacocha), le tensioni hanno prodotto numerosi scontri con i manifestanti in cui si contano circa 20 feriti.

Dopo alcuni giorni di protesta le società Buenaventura e Newmont hanno sospeso il progetto; questa sospensione non è sufficiente per le popolazioni della regione che vogliono la cancellazione definitiva del progetto e fino a che non la otterranno lo sciopero andrà avanti. 
A sostegno della protesta Il presidente della regione Gregorio Santos, che presidia una delle quattro lagune minacciate dalla miniera, ha annunciato che se il presidente Humala non si pronuncerà sul caso emanerà una legge regionale in cui riconoscerà come riserva naturale l'area di Conga.

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