martedì 7 febbraio 2012

La dipendenza dal petrolio e gas del Venezuelana


Alla fine del settembre 2011, a margine di un Congresso sugli idrocarburi tenutosi nello Stato del Anzoategui in Veneziela, il ministro del Energia y Petroleo, Rafael Ramirez, che è anche il presidente della compagnia petrolifera nazionale venezuelana (Pdvsa) ha affermato che il Venezuela Paese non investirà più negli USA e questa "decisione è puramente politica, è stata presa dal presidente Chavez e il nostro Paese non investirà più negli Usa".

La decisione era prevedibile perché il Venezuela aveva diminuito i flussi di petrolio e gas naturale verso gli USA ed già dal 2006 aveva abbandonato la collaborazione con la raffineria Lyondell-Citgo nel Texas.

Ramirez, inoltre, si è detto molto preoccupato e seccato per le voci, sembrano siano attendibili, sulla rivendita, a prezzi maggiorati, da parte della Cina a paesi terzi del petrolio comprato dal Venezuela a basso prezzo.

Nel congresso, a cui hanno partecipato numerose personalità del settere da tutto il mondo, ha evidenziato come nella Faja dell'Orinoco, dove sembra che sia presente la più grande riserva di petrolio al mondo stimata in circa 300 miliardi di barili, dovrebbero essere presenti anche 200 miliardi di metri cubi di gas naturale.

Infine durante questo summit è stato ratificato una collaborazione tra la Francia (Technip) ed il Venezuela per l'estrazione di gas nella regione di Campo Dragon dal quale verranno estratti 300milioni di metri cubi. 

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