venerdì 19 giugno 2015

Cile: nuove manifestazioni studentesche

Il 14 maggio 2015 in Cile vi sono state numerose manifestazioni studentesche indette per protestare contro il sistema scolastico e l'immobilismo del governo cileno.
Il sistema scolastico è contestato perché, secondo gli studenti e non solo, classista ed ancora basato sulle leggi proposte ed approvate dal dittatore Augusto Pinochet e che la presidentessa Michelle Bachelet, nella sua campagna elettorale, aveva promesso di modificare appena insediata ma, ad oggi, non vi sono riforme all'orizzonte.
Uno dei punti su cui gli studenti e la società civile pongono l'accento è il costo dell'istruzione in Cile; ad oggi è gratuita solamente la scuola elementare, mentre già per frequentare le scuole medie gli studenti devono pagare rette molto alte perché lo Stato sostiene solo il 25% delle spese. 

Le manifestazioni del 14 maggio erano, come sempre, molto partecipate e pacifiche ma in alcune città come a Valparaìso la polizia si è contrapposta agli studenti impedendoli o cercando di modificare il percorso del corteo provocando tensioni e scontri. Durante queste scontri due ragazzi di 18 e 24 anni stavano scrivendo slogan su alcuni muri quando sono stati colpiti da alcuni colpi di pistola, sembra sparati da un residente a cui stavano scrivendo sul muro, che li hanno uccisi.
Il presunto omicida è stato arrestato ma in Cile oltre allo sgomento per la morte dei due studenti vi sono dubbi su come sono andati realmente i fatti relativi alla morte dei due studenti e sulla repressione attuata dalle forze dell’ordine.

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