I genitori dei 43 studenti della scuola di Ayotzinapa scomparsi e le organizzazioni dei diritti umani si sono recati al ONU per ottenere un aiuto concreto nel ritrovarli e fare giustizia.
La relazione ufficiale del governo messicano sottolinea tutti gli sforzi per scoprire la verità e far così giustizia; inoltre il governo sottolinea come la scomparsa degli studenti si figlia della povertà, dell’esclusione e della corruzione che rafforza le organizzazioni criminali che portano solamente violenza e d è per questo che il governo messicano afferma di impegnarsi nella lotta alla povertà.
I genitori degli studenti e le organizzazioni dei diritti umani contestano il Governo messicano che dopo oltre quattro mesi dai fatti le autorità messicane non sono arrivate a niente e non hanno mai smesso di scaricare e coprire le responsabilità dell'accaduto; per la delegazione messicana l'unica soluzione è l'appoggio internazionale per fare giustizia contro i responsabili.
Inoltre affermano: "ci hanno detto che erano stati sepolti in fosse, poi che erano stati bruciati, poi che erano stati buttati nel fiume, sempre con lo stesso inganno. Cercano di chiudere il caso e che non si parli più dei nostri figli. Non accetteremo una risposta qualsiasi dal Governo. Abbiamo molto appoggio sociale in Messico e sostegno internazionale. Questo ci da forza e continueremo la lotta per ritrovarli vivi [...] chiediamo a tutti i popoli e ai governi che facciano pressione sul governo messicano in modo da trovare una soluzione degna. Chiediamo semplicemente che continuino ad appoggiarci per aiutarci a ritrovare i nostri figli".
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