Gli aumenti salariali concessi dal governo Morales dell'ordine del 10% ai lavoratori dei settori della salute, istruzione, polizia e forze armate non sono sufficienti per la Central Obrera Boliviana (COB).
La COB sedendosi al tavolo delle trattative ha richiesto aumenti maggiori del 10% per tutti i lavoratori, le dimissioni di tre ministri (Economia y Finanza, Planificacion e Mineria) ed anche un piano di investimenti statali per rilanciare lo sviluppo della Bolivia.
A metà aprile all'esterno del palazzo dove avvenivano le trattative ,tra il presidente Morales ed alcuni ministri (Economia y Finanza, Planificacion, dell'Autonomia e Mineria) ed il segretario del COB (Pedro Montes) insieme ad altri delegati, si sono radunati circa mille lavoratori che manifestavano pacificamente il loro appoggio al COB.
Sfortunatamente non tutte le manifestazioni che si sono svolte nel paese per appoggiare le rivendicazioni della COB si sono svolte pacificamente, alcuni giorni prima dell'incontro tra Morale e Montes a La Paz ci sono stati alcuni scontri tra i manifestanti (minatori, studenti e professori) e le forze di polizia che hanno utilizzato anche lacrimogeni per alleggerire le cariche dei manifestanti. Fortunatamente negli scontri non si sono contati morti ma solo alcuni feriti lievi.
Dopo questi scontri nel sindacato sono scoppiate numerose polemiche. Le più aspre vedono accusare alcuni dirigenti emergenti di aver cercato lo scontro per potersi mettere in luce in vista del prossimo congresso della Cob previsto per la seconda metà del 2011 per avere un ruolo di maggiore peso all'interno del sindacato.
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