L'Uruguay ha raggiunto un'importante risultato: la piena occupazione.
Nel paese sud americano negli ultimi dieci anni il tasso di disoccupazione è sceso da oltre il 20% a poco meno del 6%. Questo risultato è stato possibile grazie alla notevole e costante crescita dell'economia nazionale che ha mantenuto un incremento del 6/6,5 percento annuo.
La piena occupazione è sicuramente un dato positivo ma il governo del presidente José Mujica deve vigilare su due possibili problemi che si possono verificare. Il primo riguarda le aziende che non riescono a reperire lavoratori, di ogni profilo e livello, per poter continuare a crescere e soddisfare il mercato; mentre il secondo problema vede protagonista l'inflazione. In un paese dove la competizione economica aumenta insieme alla ricerca di personale potrebbero far aumentare il costo del lavoro e di conseguenza anche i prezzi dei prodotti.
Questa preoccupazione viene confermata da un dirigente della Directora de recursos humanos Advice, Federico Muttoni, che analizzando il periodo di crescita dell'Uruguay affermando:"la crescita costante dell'economia degli ultimi anni, l'aumento degli investimenti stranieri come mai si era visto prima d'ora, la crescita agricola e forestale, hanno generato molti posti di lavoro e adesso è difficile soddisfare la domanda degli specialisti".
Il settore che potrebbe essere più in difficoltà in questa situazione è quello delle costruzioni che già oggi vedono una mancanza di lavoratori ed il direttore dell'Instituto de Empleo y Formacion Profesional, Juan Manuel Rodriguez, ricorda che "i problemi aumenteranno quando inizieranno i lavori della Stora Enso e Arauco o della miniera di Aratirì, che richiederanno fra gli otto e i diecimila lavoratori".
Per questo motivo la Camara de la Construcion ha chiesto di formare i militari insegnando a loro i mestieri necessari.
Per cercare di far fronte alla mancanza di lavoratori l'amministrazione di Montevideo ha pensato che potrebbe essere molto utile far rientrare i cittadini uruguaiani che negli anni scorsi erano emigrati per cercare migliori condizioni di vita proprio nel settore delle costruzioni dove vi era una forte richiesta.
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