Il presidente golpista paraguaiano Federico Franco ha reso pubblico, ciò che tutti sapevano, che la repressione e le violenze di Curuguaty (dove persero la vita sei militari e undici contadini) era stata attentamente preparata, dall'opposizione politica e dall'oligarchia paraguaiana, ed aveva come fine la destituzione di Lugo.
I fatti si avvennero il 15 giugno 2012: i campesinos avevano occupato le terre di Blas Riquelme, uno dei più grandi latifondisti del paese oltre che senatore del Partido Colorado. La polizia intervenne con la forza per disperdere gli occupanti ,che chiedevano il riconoscimento dei loro diritti sulle terre di Marina Cue, ed avvennero quello che gli oppositori del Presidente Lugo chiamarono "scontri" invece fu un vero e proprio attacco delle forze dell'ordine.
Per il massacro di Curuguaty furono arrestati 13 contadini, accusati di associazione a delinquere, invasione indebita della terra e tentato omicidio ai danni dei poliziotti. Solo nell'aprile 2014 i campesinos arrestati hanno potuto beneficiare degli arresti domiciliari grazie anche al lungo sciopero della fame; contemporaneamente il loro processo è sospeso in attesa dello spostamento al tribunale di Asunción ma è stato viziato da irregolarità, false testimonianze e manipolazioni di prove fino alla sparizione di un video che testimoniava la presenza di un elicottero che sorvolava la zona di Marina Cue da cui sarebbero stati esplosi numerosi colpi contro i contadini.
I fatti di Curuguaty accelerarono le mosse nei palazzi del governo per destituire il presidente Lugo il quale guidava una debole maggioranza che raggruppava molti partiti di centrosinistra ed altri tutt'altro che progressisti, come il Partido Liberal Radical Auténtico (Plra).
Franco, che ricoprì la carica di vicepresidente con Fernando Lugo, sostiene di esser stato obbligato ad assumere la presidenza del paese, anche se prima della sua proclamazione non aveva mai nascosto le sue mire politiche per la carica di presidente, anche se firmò rapidamente il documento che avviava l’iter parlamentare per la destituzione di Lugo conclusa con il voto favorevole dei partiti Colorado e del Plra (partiti che poi lo hanno eletto Presidente).
L'iter parlamentare per la destituzione del presidente Lugo fu votata in tempi record dal Parlamento, con maggioranza di destra, sfruttando l'onda emotiva dei fatti di Curuguaty. Lugo fu accusato di essere il responsabile della strage perché non aveva saputo gestire la situazione, inoltre l’Instituto de Desarrollo Rural y de la Tierra (Indert) aveva già richiesto la sospensione dello sgombero poiché le terre di Marina Cue non appartenevano più a Riquelme ma allo stesso ente dal 2004.
Sfortunatamente l’inter non aveva ratificato il passaggio di proprietà e questa lacuna ha permesso l'utilizzo delle forze di polizia per disperdere i manifestanti dalle terre di "proprietà" di Riquelme.
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