Il 24 aprile 2014 il Senato paraguayano ha approvato la creazione della Comisión Asesora Permanente de Pueblos Indígenas.
Il disegno di legge è stato presentato dal Frente Guasú e da altri partiti della sinistra e mira a difendere le popolazioni native dagli abusi derivanti dalle controversie sulle terre ancestrali.
Durante il dibattito in aula la senatrice Esperanza Martínez ha reso noto ed analizzato numerosi casi in cui famiglie o comunità indigene sono state vessate o non hanno visto rispettati i loro diritti di cittadini. Martínez ha sottolineato nel suo intervento i dati raccolti da uno studio condotto da alcune ONG, con il patrocinio della Nazioni Unite, in cui sono stati documentati oltre 112.000 casi di ingiustizie verso i popoli nativi. Inoltre ha ricordato come vi sia un articolo nella Costituzione del Paraguay per la difesa e la preservazione degli usi e costumi (organizzazione sociale, cultura, lingua ed anche i diritti sulle terre) delle popolazioni indigene che invece viene violato troppo spesso dai grandi latifondisti ed anche dai governi.
Sempre durante il dibattimento in Senato sono stati mostrati alcuni filmati con cui si documentava l'allontanamento forzato da parte delle forze armate, polizia e "milizie" private dei latifondisti (con l'uso di armi, lacrimogeni e bastoni) del popolo Ava Guaraní per poter utilizzare le terre per la produzione della soia.
Durante questo sgombero sono state allontanate violentemente dalle loro terre 150 famiglie oltre a distruggere (incendiando) le loro case, un ambulatorio medico e la scuola della comunità.
Questa commissione dovrebbe proteggere queste popolazioni non solo dagli abusi dei grandi proprietari terrieri o dalle multinazionali ma anche dalle forze di polizia e dai giudici corrotti che emettono sentenze più che dubbie per compiacere il potente di turno. Sentenze che sono state smascherate da commissioni internazionali che hanno prodotto ingenti ed inconfutabili prove con le quali il Paraguay è stato sanzionato varie volte dalle organizzazioni internazionali per le numerose violazioni dei diritti subite delle popolazioni indigene.
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