Il Tribunale di Cordoba ha ordinato, accogliendo un ricorso delle associazioni ambientaliste e dei cittadini della provincia di Cordoba, alla multinazionale Monsanto di bloccare i lavori di costruzione dell'impianto di essiccamento di semi più grande del mondo a Malvinas Argentinas. L’impianto che Monsanto vuole costruire è simile a quello di Rojas vicino a Buenos Aires e dovrebbe estendersi su 27 ettari, accanto alla strada provinciale A-188.
La sentenza impone al municipio di bloccare ogni iter burocratico che porti al rilascio di qualsiasi tipo di autorizzazione per la costruzione dell'impianto e per la semina dei sementi fino a quando non verrà prodotto uno studio sugli effetti della pianta sull'ambiente.
I gruppi ambientalisti ed i comitati cittadini hanno iniziato la loro battaglia legale agli inizi del 2013 contro le autorizzazioni concesse dal municipio di Malvinas Argentinas alla multinazionale statunitense (link Argentina: Denunciata la Monsanto) perché preoccupati dai danni provocati dai prodotti chimici, come il glifosfato, utilizzati nelle coltivazioni del mais geneticamente modificato, noto come Mon810, della Monsanto.
Gli oppositori della multinazionale hanno denunciato come ricerche e studi effettuati in altre parti del mondo hanno riscontrato numerosi danni alla salute delle persone dove Monsanto ha impiantato le proprie colture oltre ad aver rilevato un maggior inquinamento ambientale. Vi è uno studio commissionato dal Governo Argentino dove si documenta il ritrovamento su terreni e falde acquifere di allarmanti livelli di inquinamento da pesticidi; inoltre sono state ritrovate tracce di pesticidi non trascurabili nel sangue di circa l'80 per cento dei bambini esaminati.
Il 18 settembre 2013 la Asamblea Malvinas Lucha por la Vida, Madres de Barrio Ituzaingó e numerosi cittadini organizzarono il primo blocco stradale che impedì l'arrivo dei camion con il materiale per costruire l’impianto di essiccamento di semi più grande del mondo.
Le manifestazioni di protesta sono continuate fino alla sentenza del Tribunale di Cordoba e numerose volte sono state disperse con la forza da parte della polizia ma anche da uomini, si crede, assoldati dalla Monsanto che hanno fatto irruzione nei presidi assalendo e ferendo i manifestandoli.
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