martedì 14 gennaio 2014

Il Venezuela alle elezioni amministrative

Domenica 8 dicembre 2013 si sono svolte in Venezuela le elezioni amministrative con un affluenza record del 59% degli elettori; i risultati hanno premiato il Psuv con il 49,3% dei voti contro il 42,72% del MUD. 
Questa consultazione era molto attesa dagli analisti politici ed anche dall'opposizione che aveva puntato la sua campagna elettorale per cercare di far vacillare il "Chavismo" mettendo sotto pressione il presidente Maduro, eletto nell’aprile del 2013 poco dopo la scomparsa del presidente Chávez, ed il Partido Socialista Unido de Venezuela (Psuv).

Il Psuv ha conquistato 15 delle 24 principali città del paese (il numero totale dei municipi in cui il Psuv ha vinto è di 196 municipi contro i 53 del Mud) anche se non è riuscito ad imporsi nei municipi guidati storicamente dall'opposizione (Caracas, Maracaibo, Zulia e Barinas); questa nuova sconfitta per il Mud apre il processo alla linea politica che Henrique Capriles, governatore dello stato di Miranda e leader dell’opposizione, ha dettato negli ultimi anni.
I primi commenti di Capriles e di esponendi del Mud parlano di un "Venezuela spaccato in due e senza un governo" oppure di una vittoria poco significativa visto il basso numero di votanti ed anche l'azzardata analisi che "se da un lato l’opposizione non è riuscita a battere il chavismo, è altrettanto vero che il Psuv non è stato in grado di strappare alla Mud le sue storiche roccaforti".
Quest'ultima analisi è basata su una menzogna dato che oltre cinque i milioni di venezuelani hanno scelto il Psuv contro i circa 4,35 che hanno votato il Mud; è da sottolineare la sconfitta del Mud dato che nelle scorse elezioni presidenziali dell'aprile 2013 lo scarto era di poco più di 300.000 preferenze.

Queste elezioni amministrative sono state anche il primo banco di prova dell'operato del governo guidato da Maduro, che sembra aver superato l'esame, in un periodo non semplice a causa dei problemi economici che hanno colpito il paese e per le aspre polemiche nate dall'approvazione della Ley Habilitante (legge approvata dall'Assemblea Nazionale permette al presidente Maduro dei poteri straordinari per la durata di un anno in materia economica). Inoltre nel 2013 è stato approvato anche il Plan de la Patria (insieme di leggi per lo sviluppo economico pensate dal presidente Hugo Chávez) ed anche il miglioramento delle condizioni sociali della popolazione più povertà. 
Il consenso che raccoglie il Psuv tra i venezuelani è sicuramente frutto della scelta, unica nel panorama politico del Venezuela, di aver posto al centro del proprio progetto politico la popolazione, la sanità pubblica, l'educazione pubblica, un salario più equo ed i diritti di tutti i cittadini. 

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