lunedì 15 ottobre 2012

Cile: continuano le proteste studentesche


Le proteste studentesche in Cile, per una profonda ed equa riforma del sistema educativo, continuano e nei primi giorni di agosto sono arrivati ad occupare tre istituti a Santiago del Cile.
Il Governo cileno ha disposto lo sgombero delle scuole ad opera dei Carabineros che nell'occasione hanno arrestato 139 persone per occupazione abusiva, interruzione di pubblico servizio, fortunatamente non si sono verificati scontri durante le operazioni di sgombero anche se le forze dell'ordine sono state duramente contestate da studenti e comuni cittadini.

La risposta agli sgomberi da parte del movimento studentesco è stato immediato; sono state proclamate tre settimane di manifestazioni ed azioni per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'educazione gratuita, di qualità e la fine del mercato dell’educazione in Cile.

Il 28 di agosto si sono svolte numerose ed imponenti manifestazioni organizzate dalla Confederazione di Studenti del Cile (Confech), dall'Assemblea di Coordinamento degli Studenti delle scuole Superiori (Aces), e dal Coordinamento Nazionale degli Studenti delle scuole Superiori(Cones) a cui ha aderito il Collegio dei Professori ed il sindacato Centrale Unitaria dei Lavoratori (CUT).
I carabineros che sono intervenuti per vigilare sulle manifestazioni non erano in assetto anti sommossa "per evitare di essere accusati di provocare i manifestanti", secondo la dichiarazione del generale Luis Valdés, dato che in alcune precedenti cortei vi erano stati scontri provocati, secondo le testimonianze dei manifestanti e dei giornalisti, dall'intervento delle forze dell'ordine.

Nessun commento: