sabato 17 dicembre 2011

ESMA: giudicati i repressori


Il 27 ottobre 2011 Daniel Obligado, presidente del Tribunal Oral Federal 5, ha emesso una sentenza storica nel processo che vedeva imputati dodici repressori della Escuela de Mecánica de la Armada dopo due anni trascorsi ad ascoltare testimoni, vagliare prove ed interrogare gli imputati.  
Il Tribunale ha emesso la sentenza di condanna all'ergastolo per dodici dei diciotto imputati  per privazione della libertà, torture ed omicidio di 86 persone. 
Le condanne colpiscono nomi molto importanti nella gerarchia militare del ESMA e sono:Jorge el "Tigre" Acosta, capo operativo del maggior centro di detenzione clandestino della diittatura argentina, Antonio Pernías, Ricardo Cavallo, Jorge Radice, Oscar Montes e Alfredo Astiz detto l’angelo biondo o angelo della morte.
Fondamentali sono state le testimonianze di due sopravvissuti del ESMA, Carlos Lordkipanidse e Miriam Lewin, che si sono salvati perché destinati alla pecera (l’acquario come lo chiamavano gli aguzzini) che era un'ufficio nel centro di tortura dove venivano falsificati documenti, prodotte traduzioni, archiviati dati e giornali dell’epoca.

I condannati sono stati riconosciuti colpevoli per l'omicidio di 12 appartenenti al Grupo de la Iglesia Santa Cruz (in cui operava Azucena Villaflor, una delle prime Madres de Plaza de Mayo, e la monache francese Alice Domon e Léonie Duquet); inoltre sei imputati (Acosta, Pernías, Astiz, Radice, Cavallo, Ernesto Weber y Juan Carlos Fotea) sono stati condannati anche per privazione della libertà, torture, sottrazione di beni ed l'omicidio di Rodolfo Walsh (simbolo del giornalismo argentino che scrisse una toccante e famosissima lettera aperta alla giunta militare in cui denunciava tutti i crimini della dittatura).
Il tribunale ha riconosciuto colpevole Oscar Montes dell'omicidio di María Cristina Lennie, che nel momento in cui fu rapita ingerì una pasticca di cianuro; il suo caso fu archiviato come suicidio ma il giudice ha dichiarato che "María Cristina Lennie non decise di suicidarsi liberamente e per propria decisione ma fu spinta dalle circostanze delittuose ed del tutto illegali che l'imputato creò"
Altro caso che creerà un precedente nella giurisprudenza Argentina è la condanna inflitta a per l'omicidio di Raymundo Villaflor anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato il giudice ha sentenziato che il delitto è avvenuto grazie ad alcune testimonianze ed alcuni documenti rinvenuti nel centro di detenzione clandestina.

Gli altri imputati Manuel García Tallada e Juan Carlos Fotea dovranno scontare una pena di 25 anni, il medico Carlos Capdevilla 20 anni per detensione illegale e torture, Juan Antonio Azic a 18 anni per detensione illegale e torture. Mentre Juan Carlos Rolón e Pablo García Velazco, alias Dante, sono stati assolti ma rimarranno in carcere perché imputati in altri processi.

Al termine della lettura delle condanne la folla che era ospitata dentro e fuori dal tribunale ha iniziato a cantare "30 mil compañeros detenidos desaparecidos, presentes. Ahora y siempre!"

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