sabato 31 gennaio 2009

1° gennaio 1959

La notte del 1° gennaio 1959 Fidel e Raul Castro, Che Guevara, Camilo Cienfuegos e tutti i rivoluzionari che imbracciarono le armi contro la dittatura a Cuba obbligarono alla fuga Fulgencio Batista, colui che governava l'isola con la benedizione degli USA e della mafia italo-americana.
Oggi a 50 anni da quella data, Cuba continua ad esistere anche se osteggiata dalla più grande pseudo-democrazia, che ha creato e sta portando avanti il più lungo ed ingiusto embargo della storia. Questo embargo, voluto solamente perché l'isola caraibica si è ribellata al grande protettore statunitense ed anche al suo modello economico capitalista, per la diciassettesima volta nel 2008 è stato condannato dall'Assemblea dell'Onu.

La Rivoluzione Cubana in questi primi cinquanta anni ha resistito ad un'invasione mercenaria orchestrata dalla CIA alla Baia dei Porci, a svariati attentati (link posada carriles), alla caduta del muro di Berlino e quindi alla dissoluzione del blocco sovietico e la relativa perdita dei partner commerciali a cui è seguito un decennio (anni '90) di periodo especial.
Oltre a questi evento storici Cuba ha istruito gratuitamente migliaia di giovani di tutto il mondo che nei loro paesi non avevano accesso allo studio, ha inviato i propri medici, infermieri e tecnici in tutto il mondo a soccorrere le popolazioni più bisognose dando anche vita al Operacion Milagro, ha aiutato altri popoli a combattere l'analfabetismo.
Cuba è uno dei punti di riferimento per il diritto all'educazione ed alla salute, entrambi gratuiti, che hanno fornito e forniscono grande ricchezza all'isola della Rivoluzione continuando a sviluppare il sistema sanitario, le scienze mediche, le biotecnologia, l'ingegneria genetica e la ricerca che ha scoperto numerosi vaccini come quello per l'Epatite B e la meningite.

La Rivoluzione Cubana si è sviluppata, trasformata, cresciuta ed ha resistito, seppur con tutte le sue contraddizioni inconcepibili ed inaccettabili per l'occidente capitalistico, è riuscita a creare una vera coscienza collettiva che non si è arenata nei propri errori ma che ha continuato per la propria strada non tralasciando mai la solidarietà.
Lula nella sua ultima visita a Roma ha affermato che "senza la resistenza di Cuba e il sacrificio di tanti Che Guevara, questo vento di autonomia e democrazia non sarebbe ancora soffiato in America latina" e Nazioni come Brasile, Argentina, Venezuela, Bolivia, Ecuador, Paraguay hanno imparato molto e sono state molto influenzate dall'esperienza rivoluzionaria che a Cuba vive da mezzo secolo.

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