I primi giorni di settembre il giudice guatemalteco Gálvez ha ordinato l'arresto del ex-Presidente Otto Pérez Molina per corruzione.
L'inchiesta istruita dalla magistratura chiamata "La Línea" ha portato alla luce i comportamenti molto dubbi di Molina e della vicepresidente Baldetti, in carcere già da maggio, perché chiedevano compensi per milioni di dollari in cambio di impunità nei casi di evasione fiscale che vedevano protagoniste le maggiori imprese che operano nel paese.
Molina che è stato interrogato per molte ore ha sempre eluso le domande del giudice Gálvez ed si è proclamato innocente.
La presidenza è stata affidata a Alejandro Maldonado che gestirà il periodo di transizione verso le elezioni di fine ottobre.
Le dimissioni di Molina sono state richieste dalla popolazione dopo che l'inchiesta aveva portato alla luce alcune sue responsabilità; per mesi i guatemaltechi hanno manifestato esigendo le dimissioni del Presidente ed una profonda riforma delle istituzioni.
Il movimento popolare ha anche tentato di rimandare la prima chiamata alle urne per eleggere il nuovo Presidente fissata per il 6 settembre perché vi è un alto rischio di strumentalizzazione da parte delle oligarchie politico/economico del paese che mirano a cambiare volto del presidente ma non la politica.